Quel ribasso ritenuto anomalo ha indotto l’assessorato ai Lavori Pubblici ad approfondire un po’ i motivi che avevano spinto l’impresa a mettere in busta quell’offerta. Al titolare della ditta sono state chieste delucidazioni sul ribasso ritenuto eccessivo, sul piano di lavoro con utili, sul tipo di prodotti da adoperare e il numero di dipendenti da impiegare. I chiarimenti richiesti, seppure arrivati con qualche giorno di ritardi, passati al vaglio dei tecnici non sono stati però ritenuti validi tant’è che l’assessore Amedeo Falci aveva già pensato di revocare l’assegnazione per affidarla alla ditta seconda arrivata. (di Stefano Gallo, fonte gds.it)