Province, Sicilia tratta su impugnativa. Il caso a Roma, mercoledì tavolo istituzionale

PALERMO – “Siamo in una fase preliminare, stiamo ragionando su come procedere, abbiamo accolto i rilievi mossi dal Consiglio dei ministri e stiamo preparando le nostre deduzioni. Oggi il presidente della Regione e’ volato a Roma per parlare con il sottosegretario Bressa, il prossimo mercoledi’ ci sara’ un tavolo tecnico con il governo nazionale per ragionare sulle modifiche da apportare alla legge”. Lo afferma parlando con l’AGI l’assessore alle Autonomie locali Giovanni Pistorio, in ordine alla legge sui liberi consorzi e le citta’ metropolitane che hanno preso il posto delle province: Palazzo Chigi ha posto rilievi su 14 articoli, aprendo a un negoziato che vuole provare ad ‘ammorbidire’ l’impugnativa del testo attesa entro il 4 ottobre. L’esponente della Giunta annuncia l’intenzione di resistere davanti alla Consulta, non chiudendo, pero’, ad alcune modifiche. Si oscilla, dunque, tra collaborazione e conflitto istituzionale.”Alcune parti dell’impugnativa sono francamente eccessive e non ricevibili – ha affermato Pistorio – altre invece hanno una loro consistenza. Mi riferisco in particolare alla mancata previsione nella nostra legge, per volonta’ dell’Ars, del voto ponderato, secondo cui la legge da noi prodotta equipara la rappresentanza di un consigliere comunale di Cerda o di Caltavuturo con uno del capoluogo. Su questo punto non me la sento di contrastare l’impugnativa, trovo invece che sia motivo per migliorare la legge. Per il resto – ha poi assicurato Pistorio – la legge sui liberi consorzi sara’ difesa con il ricorso alla Corte Costituzionale su tutti quei punti che non costituiscono vere e proprie violazioni, come la mancata coincidenza del sindaco metropolitano con il sindaco della citta’ capoluogo. Si tratta di una scelta del governo, ma non cosi forte a mio avviso, da non poter resistere davanti alla Corte. Lo stesso sulla questione che riguarda la giunta metropolitana”. E prosegue: “Non ci sara’ una supina accettazione dell’impugnativa, contesteremo questi rilievi chiedendo alla Consulta di pronunciarsi; molte delle norme contestate non sono gradite al governo, ma non hanno violato a nostro avviso alcun obbligo costituzionale”. Restano in ogni caso in piedi all’interno della maggioranza, altre due ipotesi: recepire interamente la Delrio, come aveva suggerito il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, o resistere ad oltranza all’impugnativa. “Non sara’ una scelta che il governo fara’ da solo – ha affermato Pistorio – ci confronteremo passo passo con maggioranza e opposizione”.

Mercoledi’ prossimo ci sara’ un tavolo istituzionale a Roma sul nodo della riforma siciliana che abolisce le province e gia’ in quella sede potrebbero essere formalmente superati alcuni rilievi posti dal governo nazionale pronto a impugnare il testo che istituisce le citta’ metropolitane e i Liberi consorzi di Comuni, approvata dall’Assemblea regionale. Su altri aspetti “si sta lavorando per trovare soluzioni”, afferma Antonello Cracolici, presidente della commissioni Affari istituzionali all’Ars, al termine di un incontro che si e’ svolto oggi a Roma negli uffici del ministero degli Affari regionali.

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