PALERMO – La Prima Commissione del Csm ha disposto, all’unanimita’, l’apertura della pratica di trasferimento d’ufficio, per incompatibilita’ ambientale nei confronti dei cinque magistrati coinvolti nell’indagine svolta dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta sulla gestione della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo.
La decisione della Commissione sul ‘caso Palermo’ e’ stata presa nella riunione di oggi, la prima dopo la trasferta a Palermo di venerdi’ scorso di una delegazione del Csm. “Abbiamo assunto questa decisione tempestivamente – sottolineano la presidente della Prima Commissione Paola Balducci e il consigliere Pierantonio Zanettin, relatore del fascicolo – perche’ siamo convinti della necessita’ di tutelare l’immagine ed il prestigio della magistratura palermitana, cui il nostro Paese tanto deve nella lotta alla mafia”. La credibilita’ della funzione giudiziaria, “in un’area connotata da una una pervasiva presenza della criminalita’ mafiosa, rappresenta un insostituibile baluardo a tutela della legalita'”, ha aggiunto Balducci. Palazzo dei Marescialli ha quindi avviato oggi la procedura, regolata dall’articolo 2 della legge sulle guarentigie, di trasferimento d’ufficio per incompatibilita’ ambientale nei confronti di Silvana Saguto, ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, il giudice Tommaso Virga, che in passato e’ stato togato al Csm, il pm Dario Scaletta, e i giudici Lorenzo Chiaramonte e Fabio Licata. Nelle prossime riunioni, la Commissione decidera’ i vari passi dell’attivita’ istruttoria, mettendo a punto, in particolare, un calendario di audizioni.