CALTANISSETTA – Nominato ma rifiuta. Un nuovo caso scuote dalle fondamenta il governo Crocetta. Alfonso Cicero era stato nominato commissario straordinario dell’Irsap , dopo la spiazzante intervista con cui Marco Venturi, confindustriale di peso ed ex assessore regionale accusava il presidente di Confindustria Antonello Montante di remare contro il “lavoro di pulizia” portato avanti da Cicero nell’ente che ha preso il posto dei consorzi Asi. Tempistica anomala ed altrettanto anomali sono stati i risvolti. Cicero si è subito dimesso, alzando il tiro e accusando Crocetta di voler depotenziare le accuse di Venturi. La lettera di dimissioni di Cicero, che alleghiamo, contiene parole durissime indirizzate a Crocetta ed all’ex Assessore Linda Vancheri.
La nomina di Cicero era “ferma” da quando si era dimessa l’Assessore Linda Vancheri. Ora anche per la ex assessore (contro la quale proprio sul dossieri nomine dell’Irsap venne presentata una mozione di sfiducia da un fronte già critico verso la scelta di Cicero), il dimissionario commissario ha parole di censura.
Intanto la Giunta Crocetta così, venerdì 18 settembre, aveva inquadrato la nomina. “La decisione scaturisce dal fatto che attualmente ci si trova di fronte a due leggi sulla composizione degli organi rappresentativi degli enti, che prevedono criteri diversi. Una è la norma generale del 7 maggio 2015 (art. 39) che fissa nel numero di massimo 3 i componenti degli organi di amministrazione, mentre l’articolo 7 della legge regionale n. 8 del gennaio 2012, fissa a 5 i membri del cda dell’Irsap, in rappresentanza di associazioni datoriali di categoria. La giunta pertanto, che ha già posto il quesito all’avvocatura dello Stato, nelle more della interpretazione ha deciso di assicurare una gestione in continuità con l’attività trasparente effettuata da Alfonso Cicero – già presidente e commissario di tale ente – senza vuoti gestionali”.