La decisione è attesa per oggi, quando il Cdm dovrà decidere se impugnare la legge. “Il vecchio sistema non funzionava – dice Gaetano Scancarello, impreditore edile che a Palermo ha un’azienda con una decina di dipendenti – La legge approvata dall’Ars si fonda su un meccanismo più trasparente. Non è vero che limita la concorrenza nel mercato. Chi presenta un ribasso superiore al 25% d’ora in poi dovrà presentare i giustificativi di spesa in fase di partecipazione alla gara”. Gli fa eco il presidente regionale del Comitato regionale difesa appaltatori, Antonio Bonifacio, che a Caltanissetta ha un’impresa con 44 dipendenti. “La legge regionale approvata – dice Bonifacio – individua anche un metodo di aggiudicazione delle gare a ribassi contenuti. In prospettiva potrebbe avere riflessi positivi anche sull’occupazione”.