E’ stato convalidato il fermo in carcere a carico del marocchino Kamel Salem Kuija, 36 anni, arrestato dalla Polizia al termine della rissa tra immigrati di venerdì notte in corso Umberto davanti al pub “Veleno”. E’ quanto emerso nel corso del processo per direttissima al quale è stato sottoposto lo stesso nordafricano oggi pomeriggio. Sul marocchino pende l’accusa di aver lanciato la bottiglia di vetro che ha poi procurato lo sfregio sul volto di una ragazza nissena di 21 anni. L’immigrato, difeso dall’avv. Sandro Valenza, è stato processato per direttissima dal giudice monocratico Marco Sabella, che ne ha convalidato l’arresto e confermato la custodia cautelare in carcere. L’uomo ha ammesso di essere ubriaco e di essersi intromesso nella rissa per difendere alcuni amici. L’immigrato è accusato di rissa, lesioni aggravate, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di arma da taglio. Al processo per direttissima sono stati sentiti anche i poliziotti intervenuti sul posto. Il marocchino ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Il processo è slittato ora al prossimo 1 ottobre. (foto di repertorio).
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strano che un musulmano sia ubriaco, la loro religione non lo permette.
al di fuori di ogni banale discussione, mi auguro che abbia una giusta detenzine carceraria, dopodicchè venga immediatamente estradato nel suo paese.
inoltro propongo al sindaco che emetta un'ordianza ristrettiva nei confronti di queste persone.
dopo le ore 20.00 non possono piu uscire da casa, e ridare cosi la sera dignita alla nostro bella piazza.
nonostante il diviete con cartelli, continua il bivaco a bordo della fontana extracomunitari senza scarpe, con il rischi di contrarre malattie.
dove sono le forze di polizia, i vigili urbani, pur notando l'assembramento fanno finta di nonvedere.
il comandante se ne lava le mani come pilato?
il comandante non si lava le mani ....ma qualcosa di rotondo ....( a voi l'immaginaria scena) . Purtroppo ben poco si pùo fare se non rassegnarsi ...mettiamoci in testa che la situazione sarà destinata a peggiorare e che ormai anche in altre città ( anche del nord) la scena è la stessa. Non è solo un problema di "Caltanissete". L'unica soluzione è emigrare ....magari al nord ...
adesso visto che ha riconosciuto di essere ubriaco ( suggerito dallo zelante avvocato) si farà qualche settimanuccia e poi di nuovo libero a scorazzare per le vie della povera città .
Non solo ....tutto ciò servirà da esempio per gli altri che si sentiranno in diritto di fare lo stesso ...alle spalle della povera gente onesta !
Il sistema ormai è al collasso ...anche la giustizia ...purtroppo fa ben poco.
Ubriachi abituali ...e seriali vanno condannati aspramente quando commettono i reati ma non si sà perchè ...quando uno è ubriaco non gli mai un .....!!
chi risarcisce il gestore del locale ?? la vera vittima oltre alla ragazza è lui !
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