Aree metropolitane. Il consiglio comunale di Gela ha deciso: “Io sto con Catania”

imageCALTANISSETTA – Con 25 voti a favore e quattro contrari (un solo assente, per motivi istituzionali), il consiglio comunale di Gela ha deciso di aderire all’area metropolitana di Catania, nell’ambito della riforma delle province siciliane. Viene così sancita l’uscita definitiva della comunità gelese (promossa da due comitati civici persino con spot pubblicitari in tv) dalla conflittuale e contrastata appartenenza alla provincia di Caltanissetta. Lungo e articolato il dibattito tra i consiglieri, alla presenza in aula di un pubblico numeroso, che, con un tifo da stadio, ha alzato cartelli e indossato t-shirt con scritte inneggianti all’adesione a Catania. Si è parlato di “decisione storica”. Efficace il servizio d’ordine della polizia di Stato e della polizia municipale. La popolazione gelese, nel luglio dello scorso anno, si era già pronunciata, con un referendum (97% di Sì) in favore dell’uscita dalla provincia regionale di Caltanissetta e della conseguente adesione alla città metropolitana catanese.

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  • Esiste una sola verità, abbiamo tutti perso, è una guerra di poveri, ed inutile campanilismo.
    IL mondo si globalizza sempre di più, e noi ragioniamo come in pieno feudalesimo.
    Buona fortuna a tutti ne abbiamo veramente bisogno.

  • ha poco senso e poca maturità fare discorsi campanilistici come i vostri. La situazione è molto semplice, Gela 80mila abitanti non ha servizi che le spetterebbero, l'ospedale di Gela ha meno posti letto e personale di quello di Caltanissetta (che per di più ha i vicini ospedali di Enna e San Cataldo a supporto). La zona sud dell'ex provincia nissena è priva anche di strade adeguate. I reperti archeologici ritrovati a Gela vengono portati al museo di CL, agenzia dell'entrate e INPS depotenziate a Gela. Io credo che sia più giusto avvantaggiare una città con più abitanti che una con meno, credo che sia più giusto che si spostino 60 mila abitanti in una città di 80 mila che viceversa, e tutto questo lasciando perdere l'enorme peso economico, industriale, marittimo e commerciale che Gela da anni dà alla prov di CL. I gelesi non danno solo colpe ai nisseni o a Caltanissetta ma anche ai propri politici veri fautori della crisi gelese. Il discorso quindi è tagliare le gambe a questi fantomatici politici che usano il nome di Gela per interessi personali di soldi e/o carriera. Gela passando con Catania taglia le gambe ai vari Federico , Arancio, Crocetta che per anni avevano coltivato nella prov nissena. Gela ambisce a essere una città vivibile con servizi che le competono, cosa che stando con CL non andava. Guardate Caltagirone... non è poi così male stare con CT. E poi voi ci odiate (a quanto leggo) e non vedevate l'ora. Quindi sia Gela che Caltanissetta finalmente saranno felici. Inutile stare qui a parlare....ognuno per la sua strada,come sempre è stato

    • Caro Veritas, prima di tutto mi dovreste spiegare perchè quando parlate di Gela siete soliti gonfiare la popolazione e al contrario di Caltanissetta sgonfiarla: fonte wikipedia Gela ha 76.723 mentre Caltanissetta 63.290. Quindi iniziate a parlare con cognizione di causa, perchè non stiamo parlando di due metropoli ma di due città analoghe con una differenza di soli 13 mila abitanti... Se proprio vogliamo dirla tutta anche Marsala ha più abitanti di Trapani, e non credo che abbia fatto scelte scriteriate come la vostra o rivendicato sempre qualcosa contro il capoluogo.
      Ciò premesso, per l'ennesima volta, voglio ricordare che molti dei servizi citati, non dipendono dalla differenza di abitanti, ma dall'essere capoluogo o meno, vedi Prefettura, Agenzia delle entrate e INPS. A scanso di equivoci, non avrete queste sedi, passando a Catania, sia perchè non sarete capoluogo, ma peggio, città ben piu residuale in un comprensorio abnorme, diverso e sproporzionato. D'altra parte, se no ve ne foste ancora accorti, la tendenza attuale è quella di tagliare, sforbiciare, non duplicare sedi o servizi, come voi erroneamente credete...Questo significa che, anche nel caso in cui doveste, credo di no, essere provincia autonoma, si ridefinirebbero i servizi con dipendenza sempre da Catania. Voglio aggiungere ancora che, Gela ha sempre comandato politicamente negli ultimi vent'anni almeno, con diversi presidenti da ultimi Collura e Federico, i quali nonostante abbiano sempre remato contro CL, non hanno saputo gestire bene il potere neanche per i loro concittadini. Quindi la colpa non può essere addebitata a CL ma a voi...cari gelesi. Ancora se non bastasse, dato che parli di Caltagirone, non è forse vero che da decenni soffre la presenza e onnipotenza di CT e che se ne vuole distaccare, facendo una sua provincia? Non è forse vero che il peso politico di CT per i suoi interessi è molto piu forte e definito che a CL? Siamo seri....vi siete staccati solo per campanilismo senza guardare al reale interesse della gente. CT non appena avrà fatto bottino pieno con voi, vi lascerà ai margini come ha sempre fatto con il calatino e la zona acese. Solo uno sciocco penserebbe che scappare da una colomba e andare dietro un falco, sia la scelta giusta...Purtroppo i vari Franzone e Bianco, l'uno per spirito campanilistico contro CL, l'altro per interesse pro CT hanno cavalcato questa onda, promettendo cose campate in aria, e assolutamente inverosimili , in un'epoca come quella attuale di recessione. Le stesse città metropolitane sono sotto la lente dell'UE, da cui dovrebbero avere i tanti fondi europei, perchè puzzano di truffa e buffonata all'italiana. CT con soli 300 mila residenti, con un territorio metropolitano che praticamente è quasi 1/3 di Sicilia, ma chi ci crede? Ognuno si, vada per la propria strada, avete scelto, pensate di essere stati furbi e che tra poco convincerete Caltagirone per una nuova provincia fuori da Catania, vedrete quando Catania farà muro e Caltagirone pure, cosa vuol dire veramente essere bistrattati e marginalizzati ... altro che Caltanissetta...Ma ormai avete deciso, in questo modo, scelta di pancia non di testa... cosa dire bene per voi.

      • si caro salvatore, abbiamo scelto e siamo contentissimi!! i veri tristi leggo dai commenti siete voi nisseni che cercate in ogni modo di vedere la cosa dal vostro punto di vista. Gela ora sta con CT e i gelesi sono felicissimi di questo. mi dispiace x la vostra striminzita provincia piena di paesini, ora. la miglior cosa per la sicilia è accorparvi a enna. a ognuno la sua. a mai più

        • veritas ma meno male che non vi avremo più!!!!
          non passa notte senza macchine date a fuoco, giorni senza risse o commercianti lasciati in pace. Statevene tra voi, noi stiamo meglio con la gente dei paesini....semplice e onesta

  • Le provincie non ci sono più e il passaggio a Catania di Gela vale meno di niente.
    Montedoro può decidere di andare con Londra e Santa Caterina con Boston, mentre la stessa Caltanissetta con Milano, ma ciò che conta è la realtà comunale e solo relativamente ad alcuni progetti fare un consorzio di comuni che possono essere composti da comuni diversi a seconda degli obiettivi che persegue il consorzio.
    È triste ed amara consolazione per Gela continuare a votare in Consiglio Comunale ciò che votava trent'anni fa: non hanno proprio niente da fare.

  • Acqua davanti e vintu darreri.Migliu Castruggiuvanni,Pitrapirzì,Bellafranca e Daiduni comu era 'na vota..

  • Anche qui a Mussomeli c'è molto malcontento generale nella popolazione.
    Caltanissetta non è stata in grado di valorizzare Mussomeli. I turisti che visitano la ormai ex provincia sono pari all'1% dell'intera Sicilia.
    Le strade provinciali fanno letteralmente pena, per non parlare del trasporto ferrato o delle strade statali.
    Il territorio non è stato coeso, non si sono create attività produttive, i commercianti chiudono.
    Quasi tutti i comuni dell'area Nord perdono abitanti, basta consultare il sito demo.istat.it per rendersi conto che i nostri giovani stanno andando via.
    Non avendo molte scelte oltre a Caltanissetta avrei preferito che il mio paese, confinante con Cammarata (AG), passasse nel Libero Consorzio di Comuni di Agrigento.
    Guardate la nuova mappa geografica della Sicilia. Non contiamo più nulla.
    Caltanissetta ci sta trascinando al fondo. Gli stipendi sono da fame.
    Il terzo mondo ci ha superato.

    • Caro Mussomeli centro, rispondo con le stesse argomentazioni che ho usato per rispondere ad un'amico gelese.
      Non è certo colpa mia se da Montedoro a Campofranco ogni qual volta si votava per le provinciali consegnavate con i vostri voti la provincia al candidato di Gela!!!!! Perchè se ti vai a leggere i risultati elettorali così è...... tutto il vallone bello disciplinatioal voto di partito mentre il 90% dei Gelesi se ne fotteva dei partiti e votava compatto il proprio concittadino a prescindere dal suo schieramento politico.
      Detto questo e siccome lo sviluppo lo programma la politica, mi pare anche che avete abbondato di deputati, mentre Caltanissetta è quasi a zero, che forse vi hanno deluso, ma non si possono addebitare le vostre difficoltà alla città di Caltanissetta, troppo facile, troppo comodo. Bisogna invece avere il coraggio di riconoscere le proprie colpe, i propri errori e non commetterli mai più, o bisogna avere la forza di spronare qualche mussomelese ancora in auge (ogni riferimento all'On. Cardinale, padre e figlia, è puramente casuale!!) e spingerlo ad avviare un cambiamento. Certo se ne ha capacità, e non ho dubbi, o se ne ha voglia, e ho molti dubbi!!
      La responsabilità quindi dei vostri disagi all'80% è tutta vostra, ma si può rimediare!!
      Un abbraccio

    • Ancora una volta voglio rispondere chiedendo: credi che i comuni dell' agrigentino stiano meglio? Hai mai visto le strade ? O i comuni del palermitano o messinese zone montane? Non credo proprio! È un problema generale della Sicilia, se è crollata pure una parte dell'autostrada! La gestione è pessima ovunque. Quindi non fatevi illusioni. E poi come dicevo le province decidono fino a un certo punto.

  • Continuo a non capire questi anacronistici campanilismi. Non credo che andare con Catania possa servire a qualche cosa. Questo è unicamente il risultato di un percorso politico fondato sulla divisione di realtà complementari che insieme potevano creare una centralità isolana mirante ad una crescita fortemente esponenziale del territorio. Ma, ahimè, la classe politica ha solo creato distruzione e facili populismi. Dispiace vedere che altri hanno già intrapreso la stessa via. Ma non posso biasimarli. Sono comunità che, a differenza di Caltanissetta, si attivano cercando percorsi di sviluppo. A tutti voi un augurio che almeno possiate risorgere.

  • Credo che quando due soggetti si separano le colpe sono di ambo i lati, così come anche a perdere! La mia opinione è che Gela nella Provincia di Caltanissetta era Gela (gli ultimi 3 presidenti della Provincia sono stati di Gela, la metà e i 3/4 dei deputati regionali nel 2012 e 2008 erano gelesi, un eurodeputato nel 2009 e l'attuale presidente della Regione Sicilia sono gelesi), mentre Gela nel Libero consorzio di Catania sarà una delle tante città di quel territorio. Chi vivrà vedrà se la scelta è stata saggia, ai posteri l'ardua sentenza! Certo se le 2 comunità del Nord e Sud della ex Provincia nissena avessero fatto massa critica su tutte le gravi emergenze, oggi si sarebbe parlato del perché dividere due realtà prospere e invece si tratta di dividere le miserie!!

    • Ma non lo avete ancora capito?
      Gela è passata con Catania con altre finalità.
      Vogliono sfruttare una falla creata dalla legge del parlamento siciliano di Palermo.
      Infatti, con la nuova riforma, non è stato non è stato imposto nessun paletto temporale per la costituzione di un nuovo libero consorzio.
      Basteranno 180.000 abitanti per crearne uno. L'importante è che il distacco non provochi la diminuzione sotto i 180.000 del consorzio di appartenenza.
      E questo non accadrà visto che la città metropolitana di Catania avrà all'attivo 1.100.000 abitanti.
      Quindi penso che l'emorragia di Comuni in uscita dal consorzio di Caltanissetta non sia finita.
      Potranno lavorare con tutta la calma necessaria con comuni affini commercialmente a Gela come Licata, Butera, Niscemi, Mazzarino, Riesi, Piazza Armerina, Caltagirone, Acate.
      Ci metteranno poco a superare la soglia stabilita dalla legge.
      Nisseni, l'abbiamo presa in quel posto.

      • Efettivamente è la mossa dei vari comitati pro Gela, mi piacerebbe sapere se Bianco, lo sapeva, probabilmente no, di certo non ne sarà contento e di certo, inizia male la nuova join venture con CT. Ma si sa Gela viole sfruttare la "falla" (o regalo di Crocetta piuttosto) della mancanza dei termini per il nuovo Libero Consorzio. Vedremo, ma considerato che già questa cosa si sapeva da prima non è da escludere un correttivo alla legge sui liberi consorzio. Ad ogni modo credo che avrebbero piu facilità nel trovare possibili "amici" dentro Catania, togliendo Caltagirone che a Licata o Ragusa.
        Gela non ha appeal a livello di provincia, solo alcuni paesi kamikaze come Niscemi e poco altro accetterebbero di lasciare la provincia di residenza per andare con Gela, anche li si lavorerà di fino e di campanilismo, ma per altri comuni piu Smart, questo poco vale...

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