SAN CATALDO. Secondo il Pd sancataldese l’amministrazione comunale starebbe avviando un piano non gradito dai cittadini. A riprova di ciò, sempre secondo il Pd, ci sarebbe la scarsa partecipazione agli incontri – dibattiti organizzati. In una nota il vice segretario cittadino Marco Andaloro ha rilevato: “La popolazione sancataldese, ancora un volta, viene tenuta fuori da qualsiasi scelta politica importante, che incide nella loro vita. Il piano rifiuti, infatti, è stato già redatto, portato all’Assessorato Regionale, approvato dalla sola maggioranza in Consiglio Comunale, e inviato all’Urega, senza alcuna forma di partecipazione, né un incontro, né una consultazione tanto dei cittadini quanto delle forze politiche di opposizione. Per questo motivo un incontro, in prossimità di Ferragosto, a seguito di una decisione già presa è stata recepita dalla cittadinanza come un incontro non utile, e gli unici cittadini presenti, che nonostante tutto hanno voluto chiedere informazioni sul piano rifiuti, hanno evidenziato problematiche e incoerenze, contestando di fatto la scelta politica intrapresa dall’Amministrazione. Non è stato infatti registrato neanche un intervento a favore durante le tre ore di dibattito”. Proseguendo nella sua analisi, il Pd ha rilevato: “Ciò dimostra come una grande fetta della cittadinanza sancataldese non è d’accordo né sul piano in senso tecnico, né sulle modalità con le quali si è giunti a questa scelta, decisa a tavolino dalla sola maggioranza. Da parte nostra, il Pd, attraverso i suoi rappresentanti e iscritti, è intervenuto durante l’evento evidenziando numerose criticità. La nostra proposta, fin dall’inizio, è stata quella di realizzare il metodo di raccolta differenziata “porta a porta” spinto in tutta la città, essendo oggi il metodo che meglio funziona in tutte le migliori realtà italiane e internazionali, e che ha dato straordinari risultati nei Comuni vicini al nostro, quali Delia, Castelbuono, Niscemi”. Il Pd ha pertanto chiesto ancora una volta all’Amministrazione “di ritirare il piano e rimodularlo assieme a tutti quei cittadini che intendono proporre un’alternativa valida e differente”.