I ministri dell’Unione europea si riuniranno il prossimo 14 settembre a Bruxelles per discutere della crisi dei migranti. Lo ha reso noto la presidenza Ue lussemburghese in un comunicato. “La situazione in tema di immigrazione riguardo le frontiere dell’Ue ha recentemente preso delle proporzioni quasi inedite” si legge nella nota. “Allo scopo di valutare la situazione sul terreno, le azioni politiche in corso, e di discutere di nuove iniziative mirate a rinforzre la risposta europea il ministro dell’Immigrazione Jean Asselborn ha deciso di organizzare un consiglio Jai (Giustizia e Interni) straordinario” si legge nella nota. La convocazione segue di qualche ora l’appello dei ministri dell’Interno di Francia, Germania e Gran Bretagna di organizzare un summit sull’immigrazione straordinario “entro due settimane” per affrontare l’emergenza. In Austria spariti tre bambini siriani Intanto il ministro dell’Interno inglese, Theresa May, dalle colonne del Sunday Times chiede agli europei – e quindi anche agli italiani – uno stop a chi arriva a Londra e nel resto del Regno Unito senza un lavoro. E basta anche a tutti quei ‘continentali’, come vengono chiamati i cittadini dell’Unione europea spesso con una connotazione un po’ negativa, che si trasferiscono in Gran Bretagna solamente per “sfruttare” il welfare fatto di assegni di disoccupazione, sanita’ gratuita e aiuti alle famiglie. “L’Unione europea deve tornare ai suoi principi originari”, ha scritto May, che ha specificato come la “liberta’ di movimento” debba essere “la liberta’ di trasferirsi con un lavoro”. Dove si intende, appunto, con un’occupazione gia’ in tasca prima del viaggio di sola andata verso il Regno Unito. Solo pochi giorni fa erano uscite le cifre ufficiali che mostravano un’immigrazione netta da marzo 2014 a marzo 2015 pari a +330.000 unita’, con almeno 57mila italiani che in 12 mesi hanno deciso di trasferirsi al di qua della Manica. Da Londra e’ arrivata anche una richiesta agli studenti internazionali che frequentano un qualche corso nel Regno Unito di considerare l’esperienza come “temporanea”, senza velleita’ di trasferimento definitivo. Intanto il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha definito “scandaloso” l’atteggiamento di alcuni Paesi dell’Est europeo nei confronti della crisi dei migranti. “Quando vedo alcuni Paesi europei, particolarmente nell’est, che non accettano le quote (di ripartizione dei migranti; ndr), lo trovo scandaloso”, ha detto all’emittente Europe 1. Fabius ha fatto riferimento in modo particolare al ‘muro’ di filo-spinato tra l’Ungheria, primo Paese dell’area Schengen, e la Serbia, che non e’ Paese membro dell’Ue, una barriera -ha aggiunto- che “non ha rispettato i comuni valori dell’Europa”. Nel frattempo la polizia ungherese ha reso noto di aver fermato un quinto uomo sospettato di essere coinvolto nel dramma dei 71 migranti ritrovati morti giovedi’ in un camion abbandonato in Austria. Le autorita’ stanno effettuando accertamenti su “un cittadino bulgaro, maschio, sospeattato del reato di traffico di esseri umani”, ha reso noto la polizia in un comunicato, in cui spiega che il fermo risale a sabato.
Migranti, riunione straordinaria Ue il 14 settembre. Londra: stop agli arrivi
Lun, 31/08/2015 - 00:20
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