MILANO. A Expo lo spazio della Sicilia nel cluster Biomediterraneo si apre alla scultura: in occasione della settimana dedicata al Gal (Gruppo di azione locale) ‘Terre di Nisseno’, comprendente il territorio del centro della Sicilia tra le province di Enna, Agrigento e Palermo. Fino al 16 agosto l’artista Leonardo Cumbo realizza una scultura in argilla semirefrattaria ispirata a un tema pastorale, un pastorello inginocchiato sopra una forma di formaggio ovino ‘Primosale’, che gioca con una capretta ‘girgentana’.
«È un’immagine che vuole rievocare i giochi di altri tempi – spiega Cumbo -. Oggi i bambini stanno perdendo la manualità col digitale, per cui volevo sottolineare l’importanza del recupero di giochi che sviluppino il senso del tatto, del gioco comunicativo e interpersonale». La statua sarà unita a una serie di altre opere sempre ispirate ai «giochi d’altri tempi», che saranno esposte nella principale piazza di Riesi, in provincia di Caltanissetta. «Il Comune aveva bisogno di nuove panchine e dissuasori stradali e ci siamo detti: perchè non fare degli interventi artistici che siano un’alternativa ai classici panettoni e catene?». Insieme al bambino che gioca con la capretta ci saranno il gioco della trottola, la ‘strummulà in siciliano, quello del telefono con i barattoli e tanti altri.
Nello spazio siciliano sono esposti anche pannelli raffiguranti altre opere di Cumbo (presenti in tutta Italia e all’estero, in particolare in Spagna, Turchia e Germania) e due installazioni: ‘Melamorfosi’, un ciclo di cinque mele dalla nascita al torsolo mangiato, penetrate da vermi o viti, e ‘Frutti erotici’, quattro grandi gusci di noce aperti che racchiudono espressioni della sessualità umana.
GdS.it