C’è stata tanta amarezza nelle parole di Michele Costa in occasione della commemorazione del 35 anniversario della morte di suo padre, il procuratore nisseno Gaetano Costa, avvenuta a Palermo in Via Cavour dove venne ucciso mentre stava guardando dei libri in una bancarella. “La morte di mio padre non interessa nessuno”: è stato il commento del figlio del procuratore ucciso dalla mafia. Alla cerimonia di commemorazione hanno preso parte, oltre ai familiari della vittima, il presidente del consiglio Totò Orlando, il questore Guido Longo, il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe De Riggi, il procuratore aggiunto Leonardo Agueci e l’avvocato dello Stato Ignazio De Francisci. Non c’erano rappresentanti della Regione e dell’Assemblea regionale che hanno comunque inviato corone di fiori. Polemico Michele Costa: “Prima si dimentica mio padre meglio è, e certi comportamenti lo dimostrano”. Parlando della vicenda legata alla tragica morte del padre, ha poi concluso: “ho sempre alzato la voce, anche con la magistratura che non ha fatto quello che andava fatto per arrivare alla verità; ho protestato contro la società civile e con quella parte politica di cui mio padre e la mia famiglia hanno storicamente fatto parte. Vorrei solo ricordare che mio padre e mia madre hanno militato nel Pci clandestino”.