L’assenza di inquinamento risulta ora confermata dal giudice amministrativo, secondo il quale, a prescindere da ogni considerazione per il passato, «il pericolo di contaminazione risulta al momento superato». Anzi, a fronte delle perplessità dell’Assessorato che, dopo aver disposto la chiusura, non più ha svolto alcun controllo e si è limitato a raccogliere carte senza assumere decisioni, il Tribunale ha ordinato che l’Assessorato regionale «fornisca una dettagliata ed aggiornata relazione sui fatti di causa». Un’affermazione che conferma la tesi difensiva secondo cui la chiusura della discarica era stata disposta dall’Assessorato sulla base di accertamenti piuttosto frettolosi e senza ulteriori verifiche. La discarica di Timpazzo, quindi, rimarrà aperta fino all’udienza di merito che si terrà nel marzo 2016. Ciò è normale: il Tribunale ha oggi disposto la riapertura della discarica in via cautelare; il giudizio amministrativo prosegue sino alla sua conclusione nel merito, che avverrà solo l’anno prossimo. Nel frattempo si spera che l’Assessorato regionale adotti ogni iniziativa di sua competenza.
Il liquidatore avv. Panebianco non nasconde la propria soddisfazione per la decisione adottata dal giudice amministrativo di Palermo, che ancora una volta darà la possibilità a tutti i comuni del comprensorio di conferire i rifiuti presso una discarica pubblica.