CALTANISSETTA– È fissato per il prossimo 18 giugno davanti alla Corte d’Appello di Caltanissetta, l’inizio del processo di revisione a carico dell’ex numero due del Side, Bruno Contrada. «Meritava una sentenza di assoluzione da tutti i reati contestatigli – dichiara il legale Giuseppe Lipera – tanto più in relazione al concorso esterno in associazione mafiosa, che non è previsto neppure come reato dal nostro ordinamento». Il difensore ha depositato una memoria difensiva, con capitoli di prova, chiedendo l’ammissione di numerosi testimoni, tra cui il vice capo della Polizia di Stato Francesco Cirillo. Della lista di testi fanno parte, tra gli altri, il direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza ed all’epoca dei fatti prima vice direttore e poi direttore della Dia Giovanni De Gennaro, il generale dei carabinieri e già capo della Dia Giuseppe Tavormina, Giovanni Mutolo, fratello di Gaspare; il generale dei carabinieri Francesco Valentini, Baldassarre Di Maggio, il tenente colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, l’avvocato Michele Costa, figlio del procuratore della Repubblica di Palermo Gaetano, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, Licio Gelli, l’ex magistrato Antonio Ingroia e Vincenzo Scarrantino.