Caltanissetta, il pestaggio del nigeriano. Ecco come è andata, il racconto di un testimone

imageCALTANISSETTA – Ha voluto raccontarci com’è andata. Ciò che ha visto nella violenta notte di sabato nel centro storico del capoluogo nisseno che si è conclusa con il ricovero di un nigeriano all’ospedale S. Elia: numerose le fratture riportate dal giovane. La persona che ci rivela l’intero dipanarsi della vicenda non ha compiuto 18 anni, ancora sconvolta con voce tenue, sciorina ogni dettaglio.

Sembra un sabato come tanti altri. Molti giovani sono raggruppati nei pressi del palco montato dinanzi la stata di re Umberto I°. La vicenda prende avvio alle spalle della succitata struttura metallica. Un ragazzo nigeriano, a più riprese, stuzzica una ragazza che appare priva di accompagnatori. Il tenore delle avances sembra diventare sempre più pressante fino a quando la fanciulla si porta alla base della statua del monarca dove sosta un gruppo di giovani nisseni. Si avvicina al suo fidanzato e gli racconta l’accaduto. Il giovane, al termine di una brevissima discussione e dopo aver chiesto informazioni sul “disturbatore”, si alza di scatto seguito da due amici (uno indossa una camicia rosa, l’altro una t-shirt bianca ma con una serie di figure geometriche dai colori sgargianti, davanti e sul retro). Si dirigono verso il giovane nigeriano che, percepito il pericolo, tenta di giustificarsi, di spiegarsi, ma non ne ha il tempo: è colpito con due terrificanti pugni dal fidanzato, che indossa una camicia di jeans, della ragazza. L’effetto dei due ‘diretti’ è immediato, il ragazzo di colore è scaraventato, violentemente, contro l’asfalto; non reagisce, ma fugge velocissimo correndo per via Aristuto. I tre aggressori dapprima sembrano volerlo inseguire poi desistono e tornano indietro, ridendo e scherzando.

L’alterco verificatosi solo per un breve lasso di tempo interrompe il clima di spensieratezza dei tanti giovani presenti, in molti si sono resi conto dell’accaduto, altri no. Tutto sembra finito ed invece dopo circa dieci minuti, l’aggredito torna accompagnato da due connazionali. Le intenzioni appaiono, sin da subito, poco amichevoli.

Il trio sbuca da via Aristuto e si dirige con fare deciso verso il gruppo degli aggressori. Adesso tutti si rendono conto di quello che potrebbe accadere. Molti giovani impauriti si scansano e questi movimenti repentini e nervosi allertano la gran massa di giovani che staziona davanti al palco. Nonostante non sia ancora successo niente, in molti decidono di allontanarsi, altri incuriositi si avvicinano. Nel frattempo i due gruppi hanno iniziato a discutere molto animatamente, il tono della voce si “scalda” rapidamente. I tre nisseni attaccano con foga. I due ragazzi che avevano accompagnato il nigeriano, dopo i primi colpi ricevuti, scappano a gambe levate. Il ragazzo di colore rimane solo, cade sul selciato e mentre si trova per terra, tre calci lo centrano in pieno volto. Il viso è una maschera di sangue. Alcuni dei presenti tentano di intervenire per porre fine al pestaggio, ma sono redarguiti con vigore, quasi assaliti dagli amici di chi sta infierendo sul nigeriano. Tutti osservano ammutoliti. Poi gli aggressori, temendo che qualcuno abbia avvisato le forze dell’ordine decidono di dileguarsi, insieme con loro fugge la ragazza che inizialmente era stata oggetto del corteggiamento del nigeriano. Uno dei tre del branco, dopo alcuni minuti torna, si mimetizza tra la folla e rimane nella zona per molto tempo, anche dopo l’arrivo delle pattuglie della polizia.

Il finale della storia lo scriveranno gli investigatori, forse…. Di certo rimane soltanto il sangue sul selciato. Un altro “tranquillo” sabato di violenza in centro Storico.

View Comments

  • Vorrei fare un appello al nuovo questore:siamo veramente nei guai perché ormai hanno preso il sopravvento e diventano giorno dopo giorno più violenti e più tracotanti.lo so che nn sono tutti così ma l'esasperazione genera odio.mettiamo un freno

  • Questo è nulla! Caltanissetta si merita questo ed altro! di chi è la colpa ???? di questi amministratori di sinistra che per anni hanno mangiato con gli extra comunitari distruggendo quel poco tessuto sociale che c'era! adesso sono guai ....il bello deve ancora venire

  • Questi sono i risultati dovuti alla stragrande presenza di immigrati che non fanno altro che disturbare, urinare dove gli capita e vendere sigarette.
    Sono sempre stato contrario alla violenza, ma sono sempre più convinto che non riesco più ad accettare tutti questi immigrati.
    E' diventata uno schifo la città, bivacchi sparsi ovunque, ricordo che negli 90 vi erano solo 4 marocchini che sostavano nei principali incroci della città, vendendo fazzoletti e parasole, e non portavano nessun disturbo, loro lavoravano e basata.
    Adesso le cose sono peggiorate, e tutti hanno le scatole piene, io sono fra quelli contrari all'accoglienza e alla presenza degli immigrati nella mia città.
    Prima di aiutare loro, dobbiamo capire tutti, che ci sono molti nisseni che versano in condizioni pietose, senza cibo e sfrattati di casa, e che non riescono a cavarsela a fine mese, aiutiamo loro invece di prenderci cura di questi immigrati che nella maggior parte dei casi si fa i cazzi propri.
    Voglio dire un ultima cosa, che questi episodi di violenza sono la punta di un iceberg, e se non si pone alcun rimedio finirà molto male!!!

  • Ormai si sentono padroni di tutto e di dettare legge nonostante tutto non sono a casa loro! Purtroppo il loro concetto di rispetto sia delle cose che in particolar modo della donna sono lontani anni luce! Foglio di via X tutti gli immigrati che delinquono...direttamente!

    • Hai dimenticato di inserire nella lista: autoctoni ( indigeni ), che spacciano, rubano, deturpano, picchiano le mogli o conviventi, guidano ubriachi senza patente, che lasciano miriadi di bottiglie vuote e bicchieri di plastica nella pubblica via dopo una serata di stupida allegria e che basta chiedere alle forze dell'ordine il catalogo completo. Rifletti se puoi. Saluti.

Condividi