CALTANISSETTA – A seguito del fenomeno della prostituzione registratosi ultimamente nella zona sud della città e a seguito anche di alcuni esposti e segnalazioni circa la presenza costante, nelle ore serali e notturne di cittadine straniere, che verosimilmente esercitano la professione di meretricio, principalmente nella Via Rochester e nelle vie limitrofe, intrattenendosi con gli avventori, senza curarsi del passaggio dei residenti della zona, che più volte hanno lamentato un evidente stato di disagio nel dovere rientrare presso le proprie abitazioni, la Questura ha ritenuto opportuno attenzionare il fenomeno, al fine di verificare irregolarità o violazioni di norme.
Per tal motivo, martedì 9 e mercoledì 10 giugno, sono stati disposti servizi straordinari di controllo del territorio al fine di arginare tale fenomeno, che continueranno nelle prossime settimane.
Nell’occasione si è proceduto al controllo di cinque ragazze di nazionalità rumena, tutte domiciliate nel comune di Canicattì (AG), le quali, all’atto del controllo, indossavano abiti piuttosto succinti. Le stesse, due delle quali, con precedenti di Polizia per inosservanza dei Provvedimenti dell’Autorità, Oltraggio a P.U., minaccia, guida senza patente e divieto di ritorno nei comuni di Cesenatico e Cervia, sono state sottoposte ai rilievi foto-dattiloscopici e la loro posizione è al vaglio dell’Ufficio Immigrazione, interessato per gli aspetti di competenza.
In particolare, una ragazza è stata denunciata, ai sensi dell’art. 726 c.p. (atti contrari alla pubblica decenza). E’ al vaglio l’adozione, anche, della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio.
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Che male fanno le prostitute maggiorenni e consenzienti ed i loro clienti sulle strade, se non compiono intralcio al traffico, sporcizia e/o atti osceni sotto la vista pubblica? Basta con questa assurda "Meretriciofobia".
Inoltre, affermo che il Foglio di Via Obbligatorio può essere emanato solamente nei confronti delle persone sospettate di essere pericolose per la pubblica sicurezza e non per quelle contro la pubblica moralità come le prostitute stradali e non, come deciso dalle Sentenze della Cassazione n. 51062/2013, 38701/2014, 302/2015, 5679/2015, 6872/2015, 10593/2015 e 11859/2015.
Le case chiuse sono proibite dalla Convenzione ONU 1949/51, che l'Italia, a differenza di altri Stati come la Germania e l'Olanda, ha già ratificato nel 1980.
In più, la prostituzione in Italia è già tassata; questo ai sensi dell’articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con le Sentenze n. 10578/2011 e 18030/2013. Il Codice relativo è 96.09.09 “Altre attività di servizio per la persona non classificabili altrove”.
Cosa aspettano i sex workers ad aprire la partita IVA e pagare le tasse in merito?
le case chiuse? bisognerebbe rinchiudere tutti gli "avventori"..queste signorine...pure
e ora a sira unni ni amu?
Riaprire le case chiuse; controllo sanitario e pagamento delle tasse questo è l'unico rimedio, poi ognuno può andare dove gli pare.