GELA – “Si accelerino le procedure per la stipula dell’Accordo di Programma per disciplinare gli interventi relativi alla riqualificazione delle attività industriali e il recupero ambientale dell’area di crisi industriale complessa di Gela”.
E’ l’appello che i Sindacati Confederali Cgil, Cisl e Uil della provincia di Caltanissetta, rappresentati rispettivamente dai i Segretari Generali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania , rivolgono a Sua Eccellenza il Prefetto Dott.ssa Maria Teresa Cucinotta, affinché si faccia promotrice di un incontro operativo con gli attori firmatari del Protocollo d’Intesa ( Organizzazioni Sindacali , Eni, Regione Siciliana, Comune di Gela, Ministero per lo Sviluppo Economico, Assessorato regionale Attività Produttive) al fine di definire date e adempimenti certi.
“Il Riconoscimento dell’Area di Crisi Industriale Complessa di Gela, firmato a inizio maggio dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, ha avviato il percorso iniziato con il Protocollo d’intesa di novembre 2014 tra Governo, Regione, Sindacati, Comune di Gela ed Eni, che porterà ad una profonda revisione del modello industriale del sito produttivo di Gela e alla definizione del conseguente piano di riconversione dell’intera area.
Oggi manca lo strumento operativo, e nello specifico, l’Accordo di Programma, affinché possano partire gli investimenti e si possano impiegare le risorse a salvaguardia dei livelli occupazionali, in un tessuto economico già stremato dalla crisi e dalla cassa integrazione. Occorre, attivare nuovi strumenti di sostegno al reddito dei dipendenti dell’indotto considerato che gli Ammortizzatori sociali sono già esauriti. Inoltre, dobbiamo utilizzare in modo efficace questo momento di stasi per avviare percorsi di riqualificazione, attraverso corsi di formazione, da destinare al personale”.
L’obiettivo è di re-industrializzare e salvaguardare i livelli occupazionali dell’area di crisi gelese, previo risanamento ambientale dei siti produttivi interessati. E’ intendimento delle Organizzazioni Sindacali, pertanto, attivare le Istituzioni, l’Assessore alle Attività Produttive Regionale, il Mise e il Governo Nazionale, affinché venga accelerato l’iter del procedimento e la definizione dell’Accordo di Programma che in sintesi dovrà prevedere:
- Progetto integrato di messa in sicurezza e di re-industrializzazione.
- Intervento di riconversione e riqualificazione produttiva dell’area di crisi industriale complessa di Gela.
I Sindacati, ricordano che “soltanto con l’Accordo di Programma si potranno sbloccare gli investimenti del Fondo di Sviluppo e Coesione e i Fondi Europei per la globalizzazione, il credito d’imposta e gli altri investimenti previsti dallo Stato e dalla Regione Siciliana per il riutilizzo in chiave produttiva, da parte delle piccole e medie imprese, delle aree dismesse e la salvaguardia dei lavoratori dell’indotto”.
“Appare dunque urgente – affermano Cgil, Cisl e Uil – definire l’Accordo complessivo che consentirà la bonifica e il riutilizzo delle aree dismesse sulle quali (come nel caso di Mossi & Ghisolfi) c’è già la disponibilità di investimenti privati”.
“Ad oggi questa è l’unica prospettiva di futuro e sviluppo per migliaia di lavoratori e rispettive famiglie, poiché rappresenta una prospettiva di speranza per un territorio tristemente martoriato”, concludono Giudice, Gallo e Castania.