Salute

Primo maggio, Cei: “Ascoltare il grido dei precari”

Redazione

Primo maggio, Cei: “Ascoltare il grido dei precari”

Ven, 01/05/2015 - 02:58

Condividi su:

image“Il grido del precari è realmente la periferia che, più di tutte, domanda luce, che ci chiede premura, la stessa premura di San Giuseppe nella bottega di Nazareth. Perché nei tanti disoccupati c’è realmente il Cristo che soffre”. E’ quanto si legge nel messaggio della Cei per il Primo maggio.

Troppi italiani senza dignità lavoro – “Senza lavoro, infatti, non c’è famiglia e non c’è dignità umana. Ma sono ancora molti nel nostro Paese i fratelli e le sorelle, specie giovani, che mancano della dignità del lavoro. In tante famiglie, le reti sono e restano vuote”. E’ un altro passaggio messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, per il primo Maggio.

Rispetto domenica, coniugare lavoro-famiglia – Rispettare la domenica e coniugare i tempi di lavoro con quelli della famiglia: sono alcuni dei passaggi del messaggio della Cei, elaborato dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, per il Primo maggio. “Decisivo resta il rispetto della Domenica”, sottolinea il documento dei vescovi. “In quel limite al fare, la nostra visione antropologica riscopre la forza del rispetto del fragile e del debole. Se, infatti, non si rispetta la domenica, non si avrà rispetto nemmeno per chi è disoccupato. E il lavoro diventerà schiavizzante e oppressivo, come già si vede in certe importazioni di tipo industriale, in aziende storiche che non perseguono più la strada della solidarietà, ma solo quella del profitto assoluto”, sottolinea ancora il documento. Importante è anche coniugare “i tempi del lavoro con i tempi della famiglia, perché è da questa sorgente, vicina, unita e riconciliata, che può sgorgare un flusso vitale, capace di aiutarci a gestire questa crisi, etica, sociale ed economica”.

Cisl, da 2008 persi 900.000 posti,confermare bonus – Tra il 2008 e il 2014 si sono persi oltre 900.000 posti di lavoro ”con un turn over di ammortizzatori sociali utile ed importante sì, ma che poco ha potuto fare rispetto alle condizioni di alcuni settori e territori, in particolare il Sud del Paese”. Lo sottolinea la Cisl in un rapporto sul mercato del lavoro chiedendo di mantenere il taglio dei contributi previsti per gli assunti nel 2015 anche per il 2016 ”Sicuramente il bonus occupazionale e lo sgravio Irap sui rapporti a tempo indeterminato – sottolinea il segretario confederale Gigi Petteni – dovrebbero nei prossimi mesi rafforzare la stabilità dei rapporti, ma un’idea più chiara si potrà avere a giugno, quando l’Istat pubblicherà i dati di consuntivo del primo trimestre 2015. Comunque per i nuovi assunti deve essere previsto il bonus anche oltre il 2015 per prolungare l’effetto “attrattivo” e continuare a rendere più appetibile e consueto il lavoro stabile. Le obiezioni, che sono state fatte allo strumento, che porterebbe le imprese ad assumere per poi licenziare alla fine della fruizione degli sgravi, non appaiono consistenti in presenza di un’indennità di licenziamento adeguata, insieme ad investimenti formativi per i nuovi assunti, che rafforzeranno il rapporto tra dipendente ed impresa”.

Da Ue subito 175 mln a Italia per occupazione giovani – Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha appena approvato un Regolamento che aumenta di trenta volte la quota di prefinanziamento dell’Iniziativa a favore dell’Occupazione Giovanile. Ciò renderà un miliardo di euro immediatamente disponibile per gli Stati membri per integrare programmi come Garanzia Giovani. All’Italia ne spetteranno 175, invece dei 5,6 inizialmente previsti. Il provvedimento è arrivato al voto in tempi record, se si pensa che il primo annuncio della Commissione in materia risale allo scorso febbraio. “Abbiamo fatto il possibile in Parlamento per arrivare subito all’approvazione finale del testo”. E’ quanto dichiara Brando Benifei (PD), relatore della proposta legislativa per il Gruppo dei Socialisti e Democratici. “Ora gli Stati membri e le Regioni avranno liquidità in cassa per avviare i progetti. Spetta ora a loro – prosegue Benifei – sfruttare al meglio l’opportunità che l’Europa offre per contrastare la disoccupazione giovanile. Da parte nostra, vigileremo affinché la Commissione renda effettivamente disponibili i fondi nei tempi previsti e affinché il Consiglio acceleri l’avvio dei programmi operativi”. “Sono particolarmente orgoglioso – conclude – di aver contribuito in prima persona all’approvazione di una misura che inciderà positivamente sulla disoccupazione giovanile e sono contento del clima di collaborazione instauratosi con gli altri Gruppi, consapevoli dell’urgenza del problema. Stupisce solo l’assenza del Movimento 5 Stelle fino all’ultimo momento utile”.

Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 159)