Le organizzazioni sindacali, hanno organizzato il primo dei tanti sit-in che intendono avviare in tutte le sedi dei soci dell’ATO intitolando questo percorso “IL SIT-IN DELLA SPERANZA” . La protesta prenderà il via alle ore 9.00 di mercoledì per manifestare contro:
La mancata convocazione delle Organizzazioni Sindacali da parte della SRR in vista del cambio di gestione dall’ATO CL1 alla SRR;
Il mancato pagamento delle retribuzioni da parte dell’ATO AMBIENTE CL1 nei confronti dei lavoratori;
Mancata progettualità riguardo il Piano d’Ambito da realizzarsi nei quindici comuni della zona nord del nisseno, impiantistica compresa;
La protesta riguarda le difficoltà finanziarie dell’azienda determinatesi soprattutto per la scarsa sensibilità dei sindaci e del Presidente della SRR Ruvolo. Parteciperanno circa 100 lavoratori che chiedono risposte “sull’atteso rilancio della SRR, la mancata attuazione della legge 9/2010, le difficoltà finanziarie, il mancato pagamento degli stipendi ed infine, ma non meno importante, la condizione di grave disagio degli addetti ai lavori e il discutibile impiego delle risorse umane. “Da tre anni – sottolineano i sindacati – i lavoratori vivono nell’assoluta incertezza, sia per quanto concerne il loro futuro, sia per quanto riguarda gli impegni con i fornitori e le aziende con le quali si confrontano giornalmente; il presidente deve assumersi un impegno chiaro con tutti i dipendenti dell’azienda, grazie ai quali ogni giorno l’ATO continua ancora a garantire un servizio, seppur con tutte le difficoltà e le contraddizioni che sono sotto gli occhi di tutti.
“Il comportamento da parte della SRR sta procurando gravi disagi economici ai lavoratori ed alle proprie famiglie che, per far fronte alle più elementari necessità, stanno facendo ricorso al credito personale presso banche o, più spesso, finanziarie caricandosi di oneri aggiuntivi che peseranno sulla loro già precaria condizione economica” – hanno ulteriormente precisato i sindacalisti, Michele Ferro CGIL e Andrea Morreale Uil, che invitano la deputazione regionale e nazionale ad occuparsi direttamente, nelle sedi di competenza, di questo grave problema che ha gravissime ripercussioni sulla cittadinanza.
“Dopo la protesta di mercoledi, la settimana successiva si tornerà a manifestare – proseguono il Dirigente Sindacale della FP CGIL Michele Ferro e il Segretario Org. UIL TRASPORTI Andrea Morreale-. Mercoledì 20 maggio saremo davanti il Comune di Caltanissetta e il mercoledì seguente, se non avremo risposte, avvieremo un sit-in presso la Prefettura di Caltanissetta. Parlare di situazione drammatica – concludono i due sindacalisti – è quasi un eufemismo e le prospettive sono tutt’altro che ottimistiche, considerato che il 30 giugno andrà in scadenza l’Ordinanza emergenziale e, dunque, non ci saranno più le condizioni per assicurare il servizio di raccolta e spazzamento con grave nocumento della salute pubblica dei cittadini della provincia nissena”.
View Comments
Che brutta storia quella degli ATO a Caltanissetta e provincia, paghiamo a carissimo prezzo il servizio peggiore degli ultimi trent'anni e chi è stato causa di questo disastro adesso vorrebbe gestire il prossimo: le SRR.
Beh fate voi.....
Ma chi sono......Ficarra&Picone?
FICARRA & PICONE.....
Chi di speranza campa di speranza muore , si dice normalmente . Solidarietà ai lavoratori che giornalmente operano per garantire un servizio fondamentale per la tutela della salute e dell'ambiente e che il mancato introito dello stipendio gli rende la vita difficile . Ma anche loro , per loro s'intende la classe operaia , sono vittime del sistema che ha portato allo sfascio gli ATO , perché sono stati tanti gli sprechi ed i stipendi pagati , a caro prezzo , alla loro numerosissima classe dirigenziale ed impiegatizia , spropositata ed inopportuna . Auguro a loro di ricevere a breve sia gli stipendi arretrati che la riconferma presso la SSR , mentre il resto deve mettersi in coda e partecipare ad una selezione pubblica ed accurata a 360°, senza alcun favoritismo . Il servizio è pubblico e quindi il personale deve essere scelto fra gli aventi diritto e non fra chi ha conoscenze o parentele . Stavolta ci saranno migliaia di occhi di disoccupati giovani e non che vigileranno .