CALTANISSETTA – Risse, pistole e segreti. Nel capoluogo nisseno il sequestro di due armi da fuoco ad un pesnionato nisseno ha evitato “guai” peggiori. La vicenda prende avvio da una telefonata giunta al 113, effettuata da un pensionato nisseno, impossibilitato a deambulare. L’uomo, giunti sul posto i componenti di una pattuglia, racconta di un’aggressione subita nel corso di una rissa, verificatasi la notte di venerdì scorso, in via Napoleone Colajanni.
Gli agenti, nel ricevere la denuncia, annotavano la versione dei fatti esposti dal pensionato, il quale al termine della redazione del verbale riferiva ai poliziotti che, nell’ipotesi la violenza nei suoi confronti si fosse reiterata, era pronto a ricevere gli aggressori poiché in possesso di due pistole regolarmente detenute. L’imprudente dichiarazione dell’uomo, metteva in allarme i poliziotti, i quali, al fine di scongiurare abusi, a scopo cautelativo, ritiravano le armi detenute dal pensionato, ex art.39 del TULPS. Gli agenti procedevano, inoltre, al controllare delle autorizzazioni di polizia e delle armi, di cui il pensionato è in possesso, accertando che lo stesso deteneva illegalmente 36 cartucce in più rispetto a quelle consentite e una delle pistole detenute, era custodita carica all’interno di un cassetto inidoneo, poiché consentirebbe il facile impossessamento dell’arma da parte di malintenzionati, in violazione dell’art.20 della legge 110/75.
Per tale ragione sia le due pistole e le cartucce regolarmente detenute, sia le 36 cartucce illegalmente detenute sono state sequestrate e l’uomo denunciato in stato di libertà, per i reati di rissa, detenzione abusiva di munizionamento e per omessa custodia di armi.
Per la rissa verificatasi la notte di venerdì scorso in via Napoleone Colajanni, i cui motivi sono in corso di accertamento, oltre al pensionato, altre quattro persone, due uomini e due donne, a vario titolo coinvolte nella scazzottata, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria.