CALTANISSETTA – Presso la nostra redazione è giunta l’accorata nota di una nissena in merito ad una situazione pirandelliana; alcuni condomini non pagano la quota condominiale e dunque l’amministratore non riesce ad assolvere con puntualità agli obblighi con Caltaqua che di conseguenza ha interrotto l’erogazione idrica all’intero palazzo. Di seguito il contenuto integrale della missiva.
Mi chiamo Ofelia Lapaglia, vi contatto in merito ad un grave problema che stiamo vivendo nel mio palazzo (Palazzo Pastorello di via Bissolati, Caltanissetta). L’amministratore non riesce a pagare le bollette a Caltacqua e, puntualmente, ogni sei mesi circa (la cosa va avanti da qualche anno), viene interrotto il servizio idrico che molte famiglie comunque pagano regolarmente.
La cosa sta diventando sempre più grave, l’ultima volta che hanno tagliato l’acqua è stato il 18 gennaio scorso e ne siamo rimasti privi per quasi 2 settimane, e ora l’hanno tagliata di nuovo (da lunedì) , senza preavviso, cosi, dall’oggi al domani. Qua ci sono famiglie numerose, anziani soli, persone disabili… non se ne può più! è giusto che Caltacqua privi di una risorsa così essenziale come l’acqua dei cittadini che pagano regolarmente a causa di altre persone morose? Vi invio in allegato una foto di condomini intenti a trasportare acqua con i bidoni, per garantirsi un minimo di igiene quotidiana, e la foto di un volantino che ho appeso in tutto il palazzo per smuovere le coscienze, se possibile, di chi non paga e ci crea tutto questo disagio.
Grazie, Ofelia Lapaglia
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L'acqua rientra tra i beni definiti di primaria necessità sociale e non ti può essere staccata se non con un iter di comunicazione ben definito. Se l'azienda lo fa potrebbe essere denunciata e obbligata al riallaccio. Il tuo caso tu fai un esempio di un’utenza morosa per un periodo di 5 anni.
Informati la prassi per l'acqua è avviso di mora, riduzione del flusso d'acqua, ma ovvio che non si può protrarre per 5 anni come nel tuo caso che porti ad esempio.
È dato il tempo al fine che i servizi sociali del comune possano intervenire, ma una casa senza acqua per morosità in Italia ti ripeto non può esistere.
L'acqua non è come l'utenza telefonica che alla seconda bolletta non pagata avviene il distacco automatico.
Magari una lettura su internet di quelle poche norme sociali che ci sono rimaste sarebbe utile.
Evitiamo poi frasi, si magari così nessuno pagherebbe. Ovvio che chi è in una situazione d’indigenza e non paga perché non può e ben facilmente identificabile rispetto a chi ci marcia e i servizi sociali e agenzia del garante esistono apposta.
Purtroppo non ci sono riferimenti di legge, l'acqua è fornita in Italia (non su marte) dai comuni direttamente o da questi tramite società concessionarie, le norme del contratto di fornitura, costi e fasce sociali sono nell'accordo di fornitura e regolate dalle varie regioni. Quindi soglie di fasce sociali, sostegno a utenze in difficoltà, occorre rivolgersi agli sportelli dei servizi sociali del comune. Il pagamento delle bollette per famiglie indigenti è un’attività che il comune fa ancora in Italia, ovvio per le quote di classe deboli.
amministratori di condominio , uno peggio dell'altro.
anche nel mio palazzo c'è lo stesso problema(Via G.Puccini) ma non perché i condomini non hanno pagato ma perché di due amministratori che abbiamo avuto nessuno mai ha presentato o fatto risultare che noi regolarmente pagavamo, rubandosi tutti i soldi.Infatti a causa loro è gia da 3 anni che siamo con l'acqua tagliata e risultiamo morosi a causa degli pseudo amministratori ROBERTO GUGGINO e FABIO MARIA PENNISI (non ho paura di fare nomi e cognomi in pubblico come loro non hanno avuto paura di prenderci in giro.)
A chi ci dobbiamo rivolgere? a STRISCIA LA NOTIZIA o le IENE? A chi?
Aiutateci perché oltre al disagio oggettivo c'è anche un grande stress psicologico che ci sta portando all'esasperazione.