PALERMO – Tensioni e strappi lungo il percorso della legge di stabilita’ regionale all’Ars. All’alba e’ terminata la seduta della commissione Bilancio per il varo del testo, tra imboscate e ‘aventini’. Complicando il cammino dei documenti contabili che dovranno essere approvati dall’Aula entro il 30, quando scadra’ l’esercizio provvisorio. Ieri era slittato l’approdo a Sala d’Ercole. Se ne riparlera’ lunedi’ mattina. I tempi sono pericolosamente stretti. Alle prime luci del giorno e’ toccato al Movimento 5 Stelle abbandonare i lavori di “una commissione inutile, incapace di dichiarare inammissibile quasi tutti gli emendamenti, che pertanto arriveranno dritti in aula la prossima settimana”. Circa un migliaio che intralceranno il varo della finanziaria. “Confidiamo – dicono i parlamentari Cinquestelle Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca – che il presidente Ardizzone possa fare pulizia di tutto il materiale impresentabile e fare cio’ che e’ stato incapace di fare Dina”. Prima di lasciare la commissione il M5s e’ riuscito a far approvare un emendamento all’articolo 17 che di fatto stoppa un tentativo di sanatoria sul demanio marittimo. “Come ogni anno – ha commentato Giampiero Trizzino – la finanziaria diventa il cavallo di Troia per portare a casa condoni e sanatorie. Per fortuna ce ne siamo accorti”. Critica anche Forza Italia che ha bloccato 300 nuove assunzioni alla Regione: “Ci dispiace per la maggioranza e il governo, ma non sono tollerabili atteggiamenti schizofrenici e contraddittori, da un lato agevolare i prepensionamenti e dall’altro proporre nuove assunzioni, ben trecento in due anni”, dice il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, dopo avere bloccato in commissione l’emendamento Cracolici, “malgrado gli annunci il Pd non perde mai il vizio di assaltare la diligenza, anche quando ci si trova in situazioni di gravissima difficolta’ finanziaria, come quella che oggi vive la Regione”.