Gli investigatori hanno già sequestrato carteggi all'ufficio tecnico e alla polizia municipale e continuano a monitorare con discrezione cinque siti in particolare entrati di diritto in una indagine dagli sviluppi imprevedibili
CALTANISSETTA – Gli investigatori hanno già sequestrato carteggi all’ufficio tecnico e alla polizia municipale e continuano a monitorare con discrezione cinque siti in particolare entrati di diritto in una indagine dagli sviluppi imprevedibili
CALTANISSETTA. Un’altra raffica di proteste parte da quelle zone della città, centro e periferia, dove ormai le cosiddette piccole discariche stanno proliferando in maniera esponenziale. Così numerose da spingere la Procura ad aprire una inchiesta per capire se esistono responsabilità a carico di chi dovrebbe vigilare sulla salute dei cittadini messa a dura prova dalla presenza di rifiuti dietro la porta di casa.
E partono così, dalla Saccara e da contrada Comunelli, nuovi esposti ad una sezione di polizia giudiziaria che si occupa da anni esclusivamente di ambiente e con risultati a dir poco incoraggianti. Gli investigatori hanno già sequestrato carteggi all’ufficio tecnico e alla polizia municipale e continuano a monitorare con discrezione cinque siti in particolare entrati di diritto in una indagine dagli sviluppi imprevedibili. In città i cittadini più esasperati sono senza dubbio quelli di via San Calogero una stradina a ridosso di via Re d’Italia dove nello spiazzo retrostante la scuola media “Capuana” laddove un tempo esisteva una fontanella si accumulano rifiuti di ogni genere.