È bello per un emigrato nisseno in Belgio sapere che la tua città di origine si ricordi ancora di te. Quella dei nisseni residenti in altri paesi del mondo, scappati dalla cittadina natia in cerca di fortuna è una storia comune a migliaia di persone, sparse qua e la per il globo. Succede però a volte che la città da cui sei dovuto andar via perché non ti offriva nulla per poter vivere, si ricordi di te e mentre segui lo streaming su Il Fatto Nisseno della settimana santa, ti senti nuovamente parte di quella città, magari aprendo una bolletta della Tarsu. È la storia di un pensionato belga, il 76enne Mario Melita invalido, residente a Bruxelles da 42 anni che si è visto recapitare la tassa sui rifiuti su una stanza a pian terreno di via Suterese. Così Melita, carta e penna alla mano ha inviato una lettera al sindaco Giovanni Ruvolo, spiegando la propria posizione. Lettera che vi riportiamo: “In riferimento alla nota di pagamento da parte dell’ufficio competente per la tassa sui rifiuti relativa al 2014, lo scrivente chiede l’esonero e la cancellazione della cartella perché vive in Belgio da 42 anni. Sono un pensionato belga di 76 anni, percepisco una pensione mensile minima e sono un invalido (allego la tessera belga speciale che mi consente l’esonero del pagamento mezzi urbani, più aiuti per luce gas ed alimenti mensili). La cartella che mi è stata recapitata riguardante i rifiuti di una piccola stanza a pianterreno della via Suterese n./ nella quale per motivi economici, malgrado la mia voglia matta di passare qualche giorno nella mia città natale, sono stato in totale di 21 giorni negli ultimi anni, ho compiuto forse l’errore di far attivare la fornitura di energia elettrica con consumi che oscillavano dagli 8 ai 10 euro a bimestre relativi ai periodi in cui sono stato li. Spero tanto – conclude la missiva – che la S.V. e l’ufficio di competenza, possiate prendere in considerazione la mia richiesta di cancellazione della cartella di pagamento sopracitata”.
@BenantiMarco