PALERMO – L’autostrada Palermo-Catania, arteria cruciale del sistema di mobilita’ regionale, resta con apprensione un’osservata speciale, dopo la frana che ieri ha interessato il versante a monte della carreggiata della A19 al km 57,500, a 500 metri dallo svincolo di Scillato. Oggi proseguono le verifiche delle squadre Anas mentre la Regione siciliana chiede al governo nazionale la proclamazione dello stato d’emergenza: “Da soli non ce la facciamo”, conferma l’assessore alle Infrastrutture Giovanni Pizzo, “e considerato lo stato delle strade collegate, l’Isola appare in questo momento spezzata in due”. Il movimento franoso ha coinvolto almeno tre piloni del viadotto ‘Imera’, uno dei quali si e’ inclinato determinando un forte spostamento dell’impalcato nella direzione della carreggiata, in direzione Palermo.
Il fenomeno potrebbe non essersi esaurito e, per tenerlo sotto controllo, e’ stato immediatamente disposto un sistema di monitoraggio degli spostamenti della struttura per valutare anche l’eventuale interessamento della carreggiata adiacente, in direzione Palermo, che sino ad ora non appare interessata da alcun dissesto. L’autostrada A19, quindi, rimane chiusa nel tratto compreso tra Scillato e Tremonzelli, in entrambe le direzioni. Tecnici e personale dell’Anas sono sul posto anche per garantire la gestione della viabilita’. Il fenomeno franoso ieri ha anche interessato la strada provinciale 24, nel tratto adiacente all’autostrada, che rimane anch’essa chiusa al traffico. Per i mezzi leggeri in direzione Catania e’ istituita l’uscita obbligatoria a Buonfornello, proseguendo sulla SS120 fino a Tremonzelli; mentre per i mezzi pesanti e’ indicato il percorso sull’autostrada A20, in direzione Messina. In Direzione Palermo, e’ istituita per tutti i veicoli l’uscita obbligatoria a Tremonzelli.