CALTANISSETTA – Mecenatismo, lungimiranza, fermo intento, tramite l’arte, di valorizzare il territorio e le sue “grandi bellezze”. La Banca del Nisseno, nella conferenza stampa svolta mercoledì 15 aprile nella propria sede, ha svelato l’innovativo progetto culturale “Banca-Museo” con l’allestimento di un’esposizione permanente dedicata alle opere del pittore palermitano Gino Morici.
Un pionierismo progettuale, su scala nazionale, che è stato illustrato nei dettagli dal presidente Giuseppe Di Forti, oltre che da: Soprintendente ai BB.CC.AA. Lorenzo Guzzardi, Enza Cilia, direttrice del Centro regionale del restauro, Anna Maria Ruta e dalla figlia del compianto artista, Gabriella e dalla nipote Giulia Hale.
Gabriella non ha nascosto la propria emozione: “Per la prima volta che parlo in pubblico e sono molto commossa. La cosa, naturalmente mi piace moltissimo e quello che posso dire io sono più ricordi personali, da ragazzina ma anche da adulta. Spero di potere collaborare in questo progetto della Banca, con tutto quello che so e mia figlia, anche se non ha conosciuto il nonno, mi aiuterà in questo perché ne ha sentito parlare a lungo”.
Il primo passo di un percorso innovativo che prospetta la Banca Museo come aperta a tutti gratuitamente, pronta ad ospitare altre opere di rinomata importanza. Un percorso virtuoso, proceduto da altre iniziative sociali e culturali, volute dall’Istituto di Credito che ha una visione innovativa di imprenditorialità e valorizzazione del territorio.
Il presidente Di Forti ha tracciato le grandi linee della rotta da seguire: “L’idea di creare una banca-museo parallela a quelle tradizionali attività creditizie, è nata proprio guardando gli affreschi alle pareti realizzati da Gino Morici, artista palermitano di grande spessore ma, purtroppo, ancora poco noto nel nostro territorio. Non soltanto i nisseni ma anche i turisti potranno venire ad apprezzare queste opere artistiche aggiungendo un percorso culturale alternativo e gratuito a quelli già a disposizione della città di Caltanissetta che, da questa nuova area museale non può che uscirne arricchita”. (Foto Radio CL1)