Bilancio in Sicilia, “bandiera bianca” del Governo crocetta. Ars rinvia manovra

PALERMO – La bandiera bianca di Palazzo d’Orleans ha sventolato tre volte all’Assemblea regionale siciliana dove e’ andato in scena il voto sul bilancio. Davanti a uno sgomento assessore all’Economia Alessandro Baccei – assente Rosario Crocetta – la Giunta e’ stata battuta dal voto segreto e dalla sua maggioranza ‘liquida’. Tanto da indurre il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone a rinviare a domani alle 15 la seduta e a riunire d’urgenza i capigruppo, per tentare di impedire che la finanziaria subisca il medesimo trattamento. Del resto, tempo ce n’e’ molto poco: i testi contabili dovranno essere varati entro il 30. Alla fine l’articolato del bilancio, con le forzate modifiche, e’ stato approvato e manca solo il voto finale. Ma la partita piu’ difficile sara’ senz’altro quella che ha in palio la manovra. Di fronte alle proteste delle opposizioni che non hanno gradito il rinvio, Ardizzone ha replicato: “Un’intesa ha permesso di approvare l’articolato del bilancio, ma non possiamo continuare a colpi di voto segreto”. L’opposizione ha avuto la meglio con tre emendamenti targati Mpa e M5s e approvati con il voto contrario del governo. Il primo decurta la maggiorparte dei fondi per la comunicazione istituzionale alla Regione siciliana: da 400 mila euro i fondi a disposizione passano a 100 mila euro l’anno per tre anni. Esecutivo battuto pure sul subemendamento che decurta fondi per il noleggio delle automobili della Regione siciliana e li assegna alle borse di studio per la lotta contro la criminalita’ organizzata. Con voto segreto e’ passato all’Ars anche l’emendamento della minoranza che riduce drasticamente le spese per gli esperti del presidente della Regione e per i consulenti. Si ripartira’ domani con l’esame degli articoli della finanziaria.

“Non possiamo non denunciare la grave assenza di Crocetta nella discussione del Bilancio in Sala d’Ercole. Colui che doveva essere l’attore principale di questa manovra, che guarda agli interessi della Sicilia e dei siciliani, ha dato ancora una volta forfait. E continua a recarsi a Roma per elemosinare somme che graveranno sulle spalle dei nostri figli, dopo aver regalato circa 3 milioni di euro sul diritto della Sicilia di incassare le imposte legate alle accise su energia e carburanti”, afferma il deputato del Pds-Mpa all’Ars Giovanni Greco, che rivendica di avere ottenuto “un importante risultato per la spending review” con l’approvazione degli emendamenti che riducono i capitoli di spesa del presidente della Regione di 100 mila euro in un anno. Crocetta “non puo’ mandare a casa 23 giornalisti professionisti e chiede al Parlamento un impegno di spesa di circa 200 mila euro, forse per convenzionare qualche collaboratore”. E per i contributi per le borse di studio e le iniziative contro la mafia, l’emendamento al Bilancio, a firma di Gianina Ciancio, destina 214 mila euro che vengono sottratti al noleggio o al leasing delle auto blu e alle auto di servizio delle pubbliche amministrazioni. La norma prevede la realizzazione di manifestazioni, gemellaggi, incontri e iniziative formative aventi come tema i problemi legati alla lotta contro la criminalità mafiosa ed i poteri occulti. “Crocetta ? dice Gianina Ciancio – da paladino dell’antimafia aveva azzerato i capitoli per questo tipo di iniziative che sono molto più efficaci di qualsiasi slogan o parole vuote, alle quali il presidente ci ha ormai abituato”. Intanto, prosegue l’assedio all’Ars. In campo non solo le tute blu di Fincantieri che hanno promosso il presidio a oltranza in attesa del varo ‘salva cantiere’ che destina 15 milioni al bacino da 80.000 tonnellate, e i precari. A tenere sotto pressione l’Assemblea regionale siciliana, impegnata nella complicatissima e affannosa partita dell’approvazione di bilancio e finanziaria, sono anche i regionali che rifiutano i tagli al comparto pubblico. Cosi’ domani sara’ sciopero generale dei dipendenti regionali contro le misure del governo su contratti, pensioni e assetti organizzativi del personale, con sit-in davanti Palazzo die Normanni sin dalla mattina.

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