Ventidue microimprese finanziate e già in attività ed altre dieci idee imprenditoriali per le quali, a giorni, si attende la decisione finale della banca: questo al momento il bilancio del progetto “Autonoma-mente: percorsi e reti per la microimpresa, l’inclusione sociale e la legalità” che si avvia alla conclusione dopo quasi 3 anni di attività.
Questa mattina presso l’Hotel Sileno di Gela si è tenuto il seminario finale del progetto, promosso da una vasta rete di associazioni, enti istituzionali e soggetti profit e finanziato da Fondazione CON IL SUD nell’ambito del bando sullo sviluppo locale. Presente al seminario il direttore generale della Fondazione Marco Imperiale che nel suo intervento ha sottolineato come “Autonoma-mente è stato considerato un progetto d’eccellenza tanto da essere stato presentato a Milano lo scorso settembre nel corso della festa annuale di Fondazione CON IL SUD”.
“Restituiamo al territorio i risultati del lavoro svolto ha annunciato in apertura del seminario Luciana Carfì, direttore del progetto e presidente dell’Associazione ARCI “Le Nuvole”, soggetto responsabile del partenariato – Concludiamo questa esperienza soddisfatti per quanto realizzato e pronti a dare continuità a quanto realizzato per evitare di far disperdere il patrimonio di competenze e di relazioni attivate”.
Un appello subito raccolto dal presidente della Banca di Credito Cooperativo del Nisseno Giuseppe Di Forti che ha annunciato la disponibilità dell’Istituto finanziario a proseguire nel rapporto di collaborazione con i partner del progetto. “Il progetto deve continuare – ha detto Di Forti nel suo intervento – perché ha dato risposte al territorio in termini occupazionali. Si sono creati 40 posti di lavoro in un momento difficile per l’economia del territorio grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti, sarebbe un errore non proseguire”.
La BCC del Nisseno, partner finanziario del progetto, ha messo a disposizione plafond di 1 milione e 200 mila euro per finanziare nuove idee imprenditoriali attraverso lo strumento del microcredito. Finora le somme utilizzate sono vicine ai 400 mila euro, somme che sono servite ad avviare le nuove microimprese e che saranno restituite nell’arco di 5 anni ad un tasso di interesse irrisorio.
Il microcredito è infatti un prestito che viene concesso a tassi agevolati alle imprese e che non richiede garanzie reali ma si basa sulla bontà dell’idea imprenditoriale.
“Ciò che abbiamo fatto noi è aver dato fiducia alle persone – ha sottolineato Sheila Scerba, direttore della Fondazione Microcredito e Sviluppo di Caltagirone – abbiamo ascoltato le loro proposte e li abbiamo guidati attraverso tutto il percorso di accesso al microcredito. Non tutti sono arrivati alla conclusione del percorso perché non tutte le idee erano sostenibili ma chi ha ottenuto il microcredito ha potuto contare su una squadra valida di operatori che li hanno sostenuti quotidianamente anche nella fase successiva all’avvio dell’impresa, quando ci si comincia a scontrare con la realtà del mercato”.
Un punto di forza del progetto questo che è stato sottolineato anche da Roberta Verde, una delle giovani neoimprenditrici che attraverso il microcredito ha aperto un punto vendita di profumi alla spina e prodotti di dermocosmesi naturali. “Per me è stato fondamentale il sostegno della mia tutor – ha sottolineato nel suo intervento – perché nei momenti di sfiducia mi ha sostenuta e mi ha incoraggiata ad andare avanti. Oggi sono una persona felice che ha realizzato il suo sogno”.
Il direttore di Fondazione con il Sud Marco Imperiale nel suo intervento che ha concluso il seminario ha sottolineato il valore del lavoro di rete e del ruolo delle associazioni nei processi di sviluppo locale. “Queste persone che hanno avuto accesso al microcredito attraverso il progetto Autonoma-mente – ha sottolineato il dottor Imperiale – probabilmente non si sarebbero mai rivolti alla banca e allo stesso tempo la banca non avrebbe mai intercettato quella domanda di autoimprenditorialità che il progetto ha fatto emergere. Questo è il valore aggiunto che questa rete territoriale ha prodotto nel promuovere sviluppo locale e che le Istituzioni Locali devono essere pronte a valorizzare”.
Al seminario di oggi hanno partecipato anche un gruppo di studenti dell’Istituto Alberghiero di Gela che alcune settimane fa avevano ospitato nel loro Istituto una iniziativa del progetto “Autonoma-mente” tesa a far conoscere agli studenti delle ultime classi le opportunità offerte dall’utilizzo dei prodotti enogastronomici del territorio nel settore della ristorazione e dei servizi al turismo. (di Vincenzo Di Dio fonte autonomamentesud.it)