CALTANISSETTA – Diventa definitiva la condanna a 14 anni di reclusione per il gelese Nicola Incorvaia, l’ex guardia giurata di 30 anni che la sera del 10 maggio 2010 uccise a Gela, con la pistola d’ordinanza la giovane moglie di soli 22 anni, Emanuela Vallecchi, dalla quale si stava separando. Il delitto avvenne davanti alla figlioletta di 2 anni. La seconda sezione penale della Suprema Corte, ha cosi’ confermato per l’uxoricida la pena inflitta dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania, dopo che i giudici di Roma avevano disposto un nuovo processo per il vigilantes. La Cassazione, infatti, rimando’ gli atti ai giudici d’appello etnei perche’ – come aveva sostenuto l’avvocato Flavio Sinatra, difensore del metronotte – fosse riconosciuta a Incorvaia l’attenuante della provocazione. La pena fu quindi ridotta a 14 anni, ora diventata definitiva dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione.
Nel nisseno, uccise la moglie a colpi di pistola: Cassazione conferma condanna a 14 anni
Mer, 18/03/2015 - 16:22
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