CALTANISSETTA – Nella giornata di ieri un professionista nisseno, ha denunciato ai poliziotti dell’Ufficio relazioni con il pubblico della Questura di essere stato vittima di frode informatica.
L’uomo ha riferito agli agenti di aver ricevuto nei giorni scorsi tre distinti SMS che lo avvisavano di altrettanti acquisti effettuati online per transazioni di pagamento per 230 euro a favore di una compagnia aerea, per 100 euro a favore di un’altra compagnia aerea e per circa 25 euro per transazioni a favore di altra azienda di e-commerce.
La vittima riferiva di non aver mai eseguito le tre operazioni e contattava la banca per bloccare la carta di credito; inoltre, riferiva ai poliziotti di non aver mai eseguito pagamenti online con la carta di cui è in possesso.
Vediamo quali sono alcuni degli strumenti per la clonazione delle carte di credito.
Uno degli apparecchi più utilizzati per duplicare le carte è lo skimmer, un lettore che cattura i dati della banda magnetica con la semplice “strisciata” della carta di credito su di esso.
Come funziona lo skimmer? Questo dispositivo che non ha una forma standard può essere piccolo quanto un pacchetto di sigarette, oppure di dimensioni più grandi, e auto-alimentato con batteria. Può arrivare ad immagazzinare, tramite una memoria eprom, diverse decine di bande magnetiche.
Successivamente lo skimmer viene collegato a un PC, munito di un programma di gestione per bande magnetiche, con il quale si trascrivono i dati, presi illecitamente, su una carta vergine con le caratteristiche di una carta di credito/bancomat.
Servono le microtelecamere.
Lo skimmer è diverso dal normale lettore (P.O.S.) fornito dalle società emittenti e per eseguire questo genere di frodi è necessario che il malintenzionato entri in possesso, anche solo per alcuni istanti, della carta di credito del cliente, possibilmente lontano dalla sua vista.
Per appropiarsi invece del codice PIN, che non è in alcun modo ricavabile dalla banda magnetica, i truffatori utilizzano generalmente una microtelecamera nascosta, che filma la sequenza digitata dal proprietario della carta.
Altri sistemi: trashing, sniffing, boxing.
Per la clonazione oltre allo skimmer esistono anche il trashing, lo sniffing e il boxing.
Trashing: i malviventi vanno alla caccia degli scontrini delle carte di credito che talvolta i possessori gettano via dopo un acquisto. E’ bene tenere la matrice per controllare la regolarità dell’estratto conto e, soprattutto, per non dar modo ad altri di impossessarsi dei dati di identificazione della carta.
Sniffing: riguarda invece le transazioni fatte in rete. Ci sono esperti di pirateria informatica che riescono ad intercettare le coordinate di pagamento fatte con le carte di credito, utilizzando poi le stesse tracce per fare ulteriori acquisti all’insaputa del vero proprietario.
Boxing: consiste nella sottrazione delle carte di credito inviate dalle banche ai loro clienti.