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Caltanissetta, processo “Les jeus sont faits”: chiesta la condanna di tutti i 48 imputati, pene per oltre 260 anni di carcere

Redazione

Caltanissetta, processo “Les jeus sont faits”: chiesta la condanna di tutti i 48 imputati, pene per oltre 260 anni di carcere

Mar, 03/03/2015 - 20:13

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CALTANISSETTA – Nessun dubbio per la pubblica accusa, il quadro probatorio non lascerebbe adito a incertezze: chiesta la  condanna di tutti i 48 imputati del maxi processo “Les jeus sont faits”, nato dall’omonima operazione  che fece luce sull’affare delle macchinette videopoker taroccate e sugli interessi di Cosa Nostra nissena nel settore. La richiesta totale e di oltre 260 anni di carcere, devono rispondere a vario titolo di concorso esterno in associazione mafiosa, peculato, truffa allo Stato, frode informatica, concussione e corruzione. Questa è stata la richiesta avanzata al Tribunale collegiale presieduto da Antonio Napoli da parte del pubblico ministero Giovanni di Leo. Nell’ordine: 18 anni di carcere per Salvatore Allegro (padre dell’imprenditore Matteo, già condannato a 12 anni nel processo stralcio pendente in appello), per Marco Angotti, l’ex braccio destro della famiglia Allegro e accusato anche di far parte di Cosa Nostra, per Salvatore Di Marca detto ‘u purrittaru, ritenuto un affiliato alla cosca nissena.; 4 anni e 8 mesi la richiesta di pena  per Luigi Allegro, anche lui impiegato nelle società di noleggio di slot amministrate dalla sua famiglia; 6 anni per Salvatore Cataldi, Lirio Torregrosa e Aldo Alessandro Foglietto, 5 anni per Giuseppe Vinci.      Per  quanto attiene agli imputati appartenenti alle forze dell’ordine: 3 anni e 8 mesi per il poliziotto Sergio Agostino Longo, per gli ex finanzieri Franco Nardulli e Matteo Saracino, per i marescialli della Finanza Pio Fallarino, Giuseppe Milazzo, Antonio Inglese, Gaetano Messina; 4 anni per il finanziere Giuseppe Monterosso; 4 anni e 8 mesi per il vigile urbano Angelo D’Anna e per la moglie Maria Grazia Amico, dipendente di una sala scommesse di via Paladini.

Infine le richieste per i gestori dei bar, delle sale scommesse e giochi, ritenuti dalla Procura complici del sistema. Chiesti  4 anni e 8 mesi di reclusione per Aldo Vito Amico, Giancarlo Barberi, Salvatore Massimo Barberi, Santo Bassolino, Franco Bingo, Giuseppe Corbo, Francesco Paolo Cravotta, Stefano Cristiano, Giuseppe D’Anca, Pietra Di Marco, Alessandro Domenico Farruggia, Salvatore Fonti, Salvatore Frangiamore, Anna Iapichino, Vincenzo Lanzafame, Maria Catena Giuseppa Lipani,Roberto Lo Bello, Luigi Lo Monaco, Maurizio Lo Piano, Luigi Lombardo, Matteo Lombardo, Biagio Mangiavillano, Alfonso Martorana, Vincenzo Felice Martorana, Giuseppe Monelli, Giuseppe Amedeo Foglietto, Maria Paternò, Salvatore Arcangelo Romano, Fabio Massimiliano Saja e Michelangelo Vinciguerra.

L’udienza è stata aggiornata al 10 marzo, giorno in cui interverranno i difensori degli imputati.