Quantitative easing: Pil Italia oltre 0,5% 2015, 1,5% 2016. Bankitalia alza stime di crescita

ROMA – Il ‘bazooka’ della Bce spingerà il Pil ma i livelli di corruzione e criminalità in Italia restano su livelli intollerabili. Sono questi i messaggi più forti lanciati alla comunità finanziaria dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in occasione del 21 Congresso Assiom Forex a Milano, il primo dal varo dell’Unione bancaria europea. Secondo il numero uno di Via Nazionale il quantitative easing approvato dall’Eurotower, ovvero il programma di acquisto titoli di Stato da parte di Francoforte in soccorso delle banche europee, permetterà all’economia italiana di registrare una crescita superiore allo 0,5% nel 2015 (in precedenza era a +0,4%) e all’1,5% nel 2016 (era all’1,2%). Stime che potrebbero essere riviste ulteriormente al rialzo qualora ci saranno “ulteriori variazioni dei tassi di cambio”, dice Visco. ANche il direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale, Carlo Cottarelli, ritiene che l’Fmi potrà rivedere al rialzo le sue stime ad aprile. Visco ha poi fornito un dato più puntuale sulla dimensione del Qe in Italia, manovra che permetterà agli istituti di liberare liquidità in favore delle imprese grazie all’alleggerimento dei portafogli finanziari carichi di titoli di Stato. “Gli acquisti” di bond governativi da parte di Bankitalia su impulso della Bce, ha detto, “potrebbero essere dell’ordine di 130 miliardi”. Un valore più basso rispetto a quanto stimato dagli analisti, che avevano previsto circa 180 miliardi.

Ma al di là della maxi-misura varata da Mario Draghi, il governatore si è detto ancora preoccupato per lo stato di salute del Paese. Oltre ai problemi diffusi in tutta l’unione dove “l’attività produttiva stenta ancora a riprendere” e la disoccupazione “rimane molto elevata”, in Italia destano timori “l’intrusione della corruzione e della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale” che viaggiano ancora “su livelli intollerabili”. Secondo il governatore bisogna quindi “garantire la legalità, anche attraverso una maggiore efficacia dell’amministrazione della giustizia”. L’attenzione va quindi all’azione del Governo che deve proseguire nell’opera riformatrice, necessaria a ridare ossigeno all’economia e a spingere la crescita. Il giudizio complessivo verso il governo Renzi però è positivo. “Nell’insieme – ha detto Visco – le misure sinora introdotte” da Palazzo Chigi “vanno nella giusta direzione” e “i primi due decreti attuativi del Jobs Act hanno ampliato le tutele fornite dai sussidi di disoccupazione e ridotto i costi delle procedure di risoluzione dei rapporti di lavoro e l’incertezza sui loro esiti finali”. Il Governatore plaude infine al decreto che riforma le dieci più grandi banche popolari, destinate a trasformarsi in Spa entro 18 mesi, e al tempo stesso auspica che il Governo intervenga in favore della creazione di una bad-bank a servizio delle banche. A suo avviso infatti “un intervento diretto dello Stato” permetterebbe di “far fronte al deterioramento dei crediti indotto” dalla crisi e “di assicurare adeguati flussi di finanziamento all’economia”. (Fonte ansa.it)

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