MILENA. Una lettera al dipartimento regionale al lavoro per rivendicare il diritto dei fruitori del reddito minimo di inserimento a conservarlo anche superando la soglia del possesso di una soglia media annuale di 5818,93 euro. E’ quella che ha inviato il sindaco Peppuccio Vitellaro (nella foto) all’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, per chiedergli la revisione di alcune condizioni per l’accesso al beneficio agli operatori dell’ex reddito minimo di inserimento. Lo scorso 28 gennaio il Dipartimento regionale ha comunicato che, in base alla normativa in materia di Isee decorrente dal 2015, è consentito, nell’ambito del nucleo familiare dei beneficiari del Rmi, il possesso di patrimonio mobiliare entro la soglia media annuale di 5.818,93 euro, equivalente al limite massimo di reddito per l’anno 2014 concesso dall’Inps per l’assegno sociale, pena l’esclusione dai programmi di lavoro dei Cantieri di Servizi. Una cifra che, tuttavia, secondo il sindaco, va rivista e rimodulata. A Milena i fruitori del Reddito minimo sono 13. Per loro il sindaco di Milena ha chiesto al Dipartimento di rivedere la soglia di 5.818,93 euro per evitare che i fruitori del beneficio possano essere esclusi acuendo il loro stato di disagio. Il vice sindaco Enzo Nicastro ha confermato l’intenzione di coinvolgere gli altri Comuni per fare fronte comune contro la decisione della Regione di far perdere il beneficio di reddito minimo di inserimento a quelle persone che superano in banca il possesso della somma di 5818,93 euro.