SANREMO – L’incredibile famiglia Anania, la gaffe di Alssandro Siani, la standing ovation per Albano e Romina. E’ iniziata così l’edizione 2015 di Sanremo, dedicata idealmente dal conduttore Carlo Conti alle famiglie.
Lara Fabian, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Gianluca Grignani e Alex Britti sono i quattro big a rischio eliminazione, in base alla prima votazione. Salvi per il momento Dear Jack, Malika Ayane, Chiara, Nesli, Annalisa, Nek. Non è stato reso noto da Carlo Conti l’ordine delle posizioni in graduatoria.
Carlo Conti ha aperto il festival di Sanremo nel segno della gente comune, preceduto da un arrangiamento di “Fanfare For The Common Man” di Aaron Copland, “fanfara per la gente comune, come noi” ha detto Conti che ha poi ringraziato i suoi predecessori, “da Nunzio Filogamo a Fabio Fazio, passando per Pippo Baudo e Mike Bongiorno, spero di meritare questo posto e grazie per il lavoro che avete fatto”. Poi l’inizio della gara con Chiara.
“Doveva essere un’uscita trionfante e invece… è un’uscita da Pippa”. Arisa appare sul palco dell’Ariston e, giocando sul suo cognome, ironizza sulla sua discesa un po’ goffa dalle scale, che l’ha vista ondeggiare pericolosamente sui tacchi vertiginosi. Pericolo caduta anche mentre lascia la ribalta per l’esibizione di Alex Britti.
Emma esce per prima, un po’ tesa e tremante, evidentemente agitata,in un lungo abito bianco che ricorda quello delle spose (ne aveva utilizzato uno simile anche nel suo tour), poi è la volta di Arisa in rosso fuoco con strascico e incerta sui tacchi alti – per poco non finisce lunga, le caviglie ringraziano. L’ultima, ma solo in ordine di uscita, è la bella Rocio Munoz Morales, che lascia senza fiato: affascinante, elegante e sicuro in un vestito rosso ciliegia che le lascia le spalle scoperte.
La famiglia Anania sul palco,in 18 per opera di Dio – “Siamo un’opera di Dio, grazie al Signore, grazie allo Spirito Santo”: con la famiglia Anania, ben sedici figli, la spiritualità fa ufficialmente il suo ingresso sul palco dell’Ariston al festival di Sanremo. “Siamo normalissimi, ci fa straordinari la presenza di Cristo nelle nostre vite”, dice Aurelio, che con la moglie Rita tira su la famiglia “con la collaborazione dei figli più grandi. Il Signore provvede”. Un inno alla provvidenza – sarà l’effetto papa Francesco? – in un festival che il conduttore Carlo Conti ha inserito anche nel solco della tradizione francescana di “semplicità e amore”. Un trend che sembra accomunare già anche molti artisti in gara, da Nek (che salirà sul palco con un rosario in tasca) a Nesli (“Il bene genera il bene”), da Anna Tatangelo (che si è tatuata sul polso una croce con San Pio) a Gianluca Grignani che in un’intervista al Secolo XIX ha spiegato che la sua canzone Sogni infranti è sul pontefice e sul suo messaggio.
Standing ovation per Tiziano Ferro alla fine della sua esibizione al Festival di Sanremo, nel teatro dell’Ariston. “E’ l’immagine più bella che si possa concedere a un ragazzo che sognava di fare musica – ha ringraziato il cantautore di Latina, inginocchiandosi e baciando il palco -. Io mi fermo qua. E’ stupendo. Grazie”.
Siani tra gaffe e battute su Salvini e crisi – L’ironia su Salvini, sul bonus da 80 euro di Renzi, sull’Expo e sulla passione degli italiani per il cibo: sul palco dell’Ariston Alessandro Siani racconta a modo suo l’Italia di oggi e chiude con un applaudito omaggio a Pino Daniele. Ma scivola su alcune battute, in particolare su una frecciatina rivolta a un bambino sovrappeso seduto in prima fila, e guadagna una sonora bocciatura dal web. Poi nel backstage ‘recupera’ con una foto con il ragazzino. “Carlo, se ti vede Salvini ti chiede il permesso di soggiorno. Comunque complimenti, è la prima volta che Salvini non sta in un programma come ospite”, esordisce l’attore e regista sul palco. “Se ci fosse stato Salvini a condurre, io e te non saremmo stati qui – dice rivolto al conduttore – io so’ napulitano, tu sembri un immigrato, Obama in confronto a te è una mozzarella di Mondragone. E anche Emma non l’avrebbe chiamata, perché è marrone, Emma Marrone. E neanche Charlize, perché di cognome fa ‘Terron'”. Non replica Salvini, che è in onda su La7 a diMartedì, ma che nel pomeriggio aveva commentato le prime indiscrezioni con un altolà su Twitter: “Pare che attore napoletano Siani, pure simpatico, a Sanremo ironizzerà su #Lega e #Salvini. Con quel che costa Festival, spero faccia ridere”. Siani parla poi della crisi economica e del bonus da 80 euro voluto dal premier: “Scattava dal primo gennaio: immagino le mamme che dovevano partorire il 31 dicembre, scene di panico, si trattenevano. ‘Signora si sono rotte le acque’, ha detto il medico a una donna. E lei ha risposto. ‘Chiamate l’idraulico'”. Poi l’attenzione si sposta sull’Expo: “Turismo e cibo sono l’oro di questo paese, è un’occasione che non dobbiamo perdere. Con il cibo siamo numeri uno, ne capiamo. Piuttosto abbiamo problemi con la dieta, odiamo il nutrizionista, che ti dice di non mangiare e lo devi pure pagare. L’Italia non è a forma di stivale, ma di scarpetta”. Sul web, però, è pioggia di critiche, in particolare per la gaffe sul bambino in sovrappeso (“Ce la fai a entrare nella poltrona zio?”) e su una una coppia di signori agée seduti tra il pubblico (“Chi sta guardando penserà: stiamo pagando il canone o l’Inps?”). Poi la foto ‘riparatoria’ con il ragazzino nel backstage, rilanciata sul profilo ufficiale del festival di Sanremo. Qualche minuto dopo, l’annuncio di Conti dal palco: Siani ha devoluto il cachet per il festival agli ospedali pediatrici Santobono Pausilipon di Napoli e Gaslini di Genova. Una decisione – si apprende – già presa dal regista di “Si accettano miracoli” prima della performance.
Pubblico in piedi per Al Bano e Romina – Uno dei momenti più attesi della serata non delude. E il pubblico dell’Ariston tributa una standing ovation, la seconda dopo quella a Tiziano Ferro, ad Al Bano e Romina. I due insieme cantano un medley di Cara Terra mia, Ci sarà e Felicità, coinvolgendo il pubblico. Al Bano per ringraziare dell’affetto ricorda la sua partecipazione da solista nel ’95 e ripete il gesto di quella sera, buttandosi in terra e improvvisando 5-6 flessioni. Alla richiesta del presentatore di darsi un bacio, i due mostrano un certo imbarazzo e ritrosia (“ho un senso del pudore eccezionale e ogni volta che davo un bacio nasceva un figlio”, cerca di smarcarsi Al Bano), ma poi cedono per la gioia di chi non attendeva altro. Romina si fa poi da parte per lasciare campo libero all’ex marito che intona La mia vita. “E’ l’unico che più diventa grande, più gli aumenta la voce”, dice, augurandosi che non passino “altri 24 anni prima di tornare a Sanremo”. “Per lei questo è il festival migliore, aveva paura della gara. E ora sta da Dio”, le risponde Al Bano. Alla domanda di Conti, sull’eventualità di tornare presto insieme, i due lasciano la parola al pubblico che – come c’era da aspettarsi – risponde con entusiasmo. Prima di salutare, Conti consegna alla coppia una targa “siete gli ambasciatori di Sanremo nel mondo”.
Conti, festival francescano con semplicità e amore – Cosa c’è di francescano nel festival di Sanremo? “Semplicità e amore” secondo Carlo Conti al quale è stata affidata la conduzione quest’anno. Lo ha detto lui stesso rispondendo alla redazione del sito sanfrancesco.org, del Sacro Convento di Assisi. Carlo Conti ogni anno presenta a giugno nella piazza della Basilica di San Francesco d’Assisi l’evento di solidarietà “Con il Cuore”.
“Il clima è dei migliori, il sole e la mia abbronzatura potrà riprendersi un po’ dopo la pioggia degli ultimi giorni”. Carlo Conti apre così la conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo. “Dopo Firenze e Roma, Sanremo è la mia terza casa – ha detto il conduttore -, ho fatto tante prime serate qui. La vera forza del festival è il suo potere di riunire le famiglie italiane. Tutta la famiglia si mette davanti alla tv per guardare e commentare”. Conti ha ribadito, come aveva già fatto fin dall’inizio, di aver dato spazio alla musica soprattutto con i fatti. “Ho cercato di mettere musica al centro: 20 cantanti in gara, alcuni dei quali avrebbero tutti i titoli per venire come superospiti, con 20 canzoni belle e i giovani non più relegati a orari impossibili”. c’è spazio anche per un omaggio di Carlo Conti a Pippo Baudo: “Ci siamo sentiti, e Pippo mi ha detto la cosa più bella: ‘E’ come se fossi lì con te'”. “Se siamo qui oggi a fare il festival, a parlare del festival – ha detto ancora Conti – è grazie a personaggi come Baudo e Ravera che lo hanno reso un evento”.Mango, Pino Daniele e Giorgio Faletti saranno ricordati durante questa edizione del festival.
Accanto a lui “i miei tre fiori: Emma, Arisa, Rocio. Emma e Arisa sono un altro segno dell’importanza data alla musica: sono le ultime due donne che hanno vinto all’Ariston”. Di Rocio, “vista per caso nello spot di A un passo dal cielo”, il presentatore è convinto che “oltre alla bellezza abbia molto di più”. Tra le gli ospiti, Conti ha ricordato anche Pino Donaggio che riceverà una targa ricordo per i 50 anni di Io che non vivo. Conchita Wurst sarà al festival di Sanremo “solo come artista: verrà a cantare, non farà nessun tipo di intervista, che ha già fatto peraltro all’Arena di Giletti su Rai1”: Carlo Conti replica così a una domanda sulla possibilità che la presenza della drag queen austriaca con la barba, vincitrice dell’Eurovision Song Contest, possa scatenare polemiche. Non saranno presenti, invece, Fiorello “impegnato nelle prove del suo ultimo tour teatrale” e neanche Leonardo Pieraccioni.
Un clima insolito, di “grande serenità” caratterizza l’attesa per il festival di Sanremo di Carlo Conti, al via su Rai1. Un’atmosfera che quasi ‘preoccupa’ il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, che da “uomo Rai di lungo corso” sa bene che “le polemiche fanno bene al festival” e perciò prova a crearne una: “Perché – chiede al sindaco – non c’è la targa di Arisa, vincitrice dell’ultima edizione e quest’anno parte del cast?”. Ironia e sorrisi tengono banco nella prima conferenza stampa ufficiale del festival. “C’è un clima senza perturbazioni, anche in senso politico”, sottolinea Leone, ricordando le vigilie degli ultimi tre anni “caratterizzate nel 2012 dalla presenza di Celentano, che occupò le prime pagine per giorni; nel 2013 dall’attesa per le elezioni politiche, quando ci si chiese quanto il festival avrebbe influito sul voto e si discusse su Crozza, che fu anche contestato in sala; e poi l’anno scorso, con la marcia di Grillo su Sanremo e dentro l’Ariston. Ci si chiese se avrebbe bloccato il festival, poi ci pensò qualcun altro. Quest’anno invece il clima è totalmente diverso. Come direttore devo avere un obiettivo per gli ascolti: sarò già felice di doppiare la media di rete che è il 19%. Quindi partirei dal 38% in su, il risultato del Festival di Fabio Fazio dell’anno scorso”. (Fonte ansa.it)