CALTANISSETTA – Caltanissetta ieri è stata investita da un’onda mediatica di portata nazionale. TG nazionali, siti, ed oggi i quotidiani cartacei, purtroppo, tutti hanno dedicato spazio all’arresto di Vladimir Ruvolo, figlio adottivo del sindaco di Caltanissetta, che faceva parte di una banda che ha picchiato e rapinato due anziani. La notizia ha avuto un eco notevole, oltre 25mila le visualizzazioni registrate dal nostro sito dell’articolo che raccontava la vicenda, a testimonianza principalmente dello sbigottimento dei nisseni ovviamente consapevoli dell’estraneità del primo cittadino, persona integerrima, nota per la sua assoluta dirittura morale. Vediamo stamani come hanno trattato la notizia, i due maggiori quotidiani cartacei dell’isola.
Il Giornale di Sicilia in prima pagina in un riquadro basso titola “Anziani rapinati e picchiati, quattro arresti”. Poi nelle cronache dell’isola, pagina 12, vi è un articolo dal titolo “Caltanissetta, 4 arrestati per rapina. C’è pure il figlio adottivo del Sindaco”. In cronaca provinciale, la prima pagina è dedicata a una tentata violenza sessuale ad una diciassettenne, mentre il pezzo di apertura è sui “Comunali, sul piede di guerra”: sono gli eventi che ovviamente catalizzano senza dubbio le attenzioni dei nisseni. La rilevanza di una banda che terrorizzava gli anziani è relegata in seconda pagina provinciale: “Anziani rapinati e picchiati, 4 arresti”.
Su La Sicilia, prima pagina, riquadro alto con foto di Vladimir, e titolo con riferimento ai 4 arresti, “anche per il figlio adottivo del sindaco Ruvolo”. Cronaca regionale, articolo a pagina 9. Nella cronaca provinciale, il pezzo è situato in quarta pagina (pagina 26 secondo la numerazione) “Rapine agli anziani, arrestato pure il figlio adottivo del Sindaco”. Nella prima pagina provinciale la rilevanza è conferita al “Traffico Chiuso nelle ore serali”, “all’inquinamento da accertare” ed all’esonero del tecnico dello Sporting Nissa, prima categoria Calcio, con Cartone che prende il posto di Ribellino: argomenti ‘primari’ stamani nelle conversazioni dei nisseni.
Nei quotidiani la Gang, che alcuni hanno pomposamente ribattezzato ‘arancia meccanica’ e che ha colpito due anziani con modalità cruente, non ha rilevanza da “prima” provinciale.
Per riprendere le fila di questa intricata vicenda, ripercorriamo cronologicamente gli aspetti salienti di una vicenda che ha riportato il nome di Caltanissetta su tutti i mass media nazionali. Sono le ore 10.12 di martedì 3 febbraio presso tutte le redazioni dei giornali, siti, radio e televisioni nissene giunge un comunicato della squadra mobile nissena che comunica l’arresto di 4 pregiudicati nisseni che hanno pestato e rapinato due anziani nel capoluogo nisseno: uno dei quattro arrestati è il figlio adottivo, Vladimir di nazionalità bielorussa, del sindaco di Caltanissetta. Nelle redazioni sono minuti frenetici, la notizia è una “bomba” delicata, nessuno osa essere il primo ad innescare la miccia.
Tutti aspettano le mosse degli altri, l’imbarazzo comportamentale è palpabile. Siamo i primi a pubblicare la notizia, subito dopo tutti i media “locali” si accodano ordinatamente e prudentemente ma nessuno cita il sindaco, solo alcuni si limitano ad una piccola frase incidentale all’interno del pezzo.
La città è attonita, tutti cercano conferme o maggiori dettagli. Si scatenano i commenti sui social network. La notizia è battuta alle 10.59 dall’Agi, una delle principali agenzia giornalistiche nazionali, con il titolo “Rapine in casa di anziani: arrestato figlio sindaco Caltanissetta”. Il dado è tratto, la notizia approda nelle redazioni di tutti i quotidiani nazionali e nei maggiori siti. Tutti i professionisti dell’informazione citano il sindaco nel titolo: Corriere.it (sito del Corriere della Sera), Livesicilia.it, larepubblica.it, loraquotidiano.it, losservatorioditalia.it e tanti altri. Alle 14 in onda un servizio a RaiTre, nel telegiornale regionale. Ormai tutta l’Italia è sommersa dalla notizia. Arriva la prima dichiarazione del primo cittadino affidata ad una nota di tre righe che appare sul sito del Comune, ma che poi durante il pomeriggio è rimosso. La dichiarazione ha il seguente contenuto: “Nonostante non abbia più rapporti da tempo con Vladimir, per sua scelta, vivo con immenso dolore quanto accaduto, riponendo grande fiducia nella giustizia che dovrà accertare i fatti e punire severamente gli autori. Auspico che questa ennesima esperienza della sua vita lo induca ad accettare le regole del vivere civile e a rispettare il prossimo”.
Alle 16.04 la notizia approda anche sul sito dell’ANSA. La città è sgomenta, la vicenda ovviamente non interessa la figura politica del primo cittadino, ma il delicato ruolo di genitore. Alcuni citano i casi che colpirono alcuni assessori della giunta Campisi costretti a dimettersi per, in un caso, l’arresto del fratello, Failla, nell’altro, un’indagine che riguardava il padre, Campanella.
Non è il momento delle strumentalizzazioni, ma di affidarsi alla giustizia affinchè faccia il suo corso.