Caltanissetta, sequestrati 11 autolavaggi: contestati reati ambientali

imageCALTANISSETTA -Nelle prime ore di oggi 10 febbraio 2015, il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria – Ambiente e Sanità della Polizia Municipale di Caltanissetta, unitamente ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia e della Sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato di Caltanissetta, con l’ausilio del personale specializzato dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta, hanno eseguito n. 1 Ordine di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini preliminari del locale Tribunale, nei confronti  di n. 11 autolavaggi ubicati nel capoluogo.

 La vasta ed articolata indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Luigi Leghissa, della Procura di Caltanissetta, ha avuto inizio all’inizio nel mese di giugno 2014 attraverso una serie di accertamenti consistiti, in particolare, nell’acquisizione della documentazione, presso i competenti uffici, delle autorizzazioni rilasciate ai vari esercenti per lo scarico delle acque reflue e dalla cui disamina si appurava che erano state emesse “ritenendo gli scarichi degli impianti assimilabili agli scarichi civili, ciò in violazione del costante orientamento della giurisprudenza che li qualifica come scarichi di reflui industriali”.

Gli investigatori  individuavano quindi gli impianti di autolavaggio ubicati in città, verificandone lo stato delle autorizzazioni in possesso di ciascuno. Contestualmente, veniva  accertato che numerosi erano gli impianti di autolavaggio privi di qualsiasi autorizzazione.

In esecuzione di specifici Decreti emessi dal Pubblico Ministero, gli Ufficiali di P.G. della Sezione di P.G. Ambiente – Sanità – Aliquota Polizia Municipale, unitamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, pertanto, eseguivano le ispezioni  degli impianti effettuando, unitamente al personale dell’A.S.P., il campionamento delle acque reflue.

All’esito delle analisi, si rilevava una generalizzata violazione dei limiti previsti dalla tab. 3 allegato 5 alla parte III del D. L.gs 152/02006 (rame e zinco).

 I titolari degli autolavaggi, destinatari del Decreto di sequestro, sono:

C.A. classe 1972;

A.M. classe 1980;

F.M. classe 1970;

S.A. classe 1984;

M.L. classe 1956;

R.S. classe 1981;

T.G. classe 1975;

L.S. classe 1972;

R.M. classe 1979;

M.B. classe 1965;

T.F. classe 1948.

I predetti, sono destinatari anche di Informazione di garanzia poiché diversamente indagati per aver effettuato lo scarico di reflui industriali prodotti dall’impianto di autolavaggio, in assenza della prescritta autorizzazione ed in relazione alle soglie di quantità di sostanze scaricate, eccedenti i valori limite fissati dalla Legge (reati previsti dagli Artt. 137 co. 1 e co. 5 del D.L.gs 152/2006 e ss. e 256, co. 1 del D.Lgs. n. 152/2006).

Gli impianti di autolavaggio sono stati posti sotto Sequestro preventivo  a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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  • Siamo alle solite, lo Stato mostra i muscoli con i più deboli. Il territorio italiano è deturpato da amianto, scarichi di lavorazioni industriali a mare, rifiuti radioattivi e bla bla bla ... insomma se a spargere la merda è una società con capitale sociale a nove zeri, passano dei decenni prima che si arriva ad una soluzione, mentre se una decina di attività inquinano con qualche caccola, si stroncano subito. Mi chiedo, dove andranno a mangiare questi qui? E le loro famiglie? Perchè non trovavano una soluzione per consentire un'adeguamento e nello stesso tempo tenere in piedi le attività? In fondo pagano le tasse e contribuiscono a tenere in piedi la locale economia e visto i tempi che corrono le attività andrebbero aiutate e incentivate, non certo chiuse!
    Viene voglia di prendere una valigia, mettere dentro quelle quattro cose necessarie e andarsene da questa nazione per sempre.

  • Che a Caltanissetta regni sovrana l'ignoranza è ormai cosa risaputa. E naturalmente chi è ignorante non può che ignorare le più basilari regole di legalità.
    Buttiamola sul semplice, magari qualcuno capirà...forse. Se pulisci una macchina le acque reflue saranno piene di oli, saponi, grassi e polveri che per la loro tossicità non hanno nulla a che vedere con quello che si produce nelle case.
    Ora è risaputo, o forse no, che nella nostra splendida cittadina, dove regna incontrastata la legalità, tutti fanno la cose "per bene" e portano il pane a casa. Peccato che il nostro depuratore, progettato e utilizzato per smaltire le acque delle nostre case e nulla più, di tanto in tanto, per non dire sempre, vada in pappa riversando nei torrenti fiumi altamente tossici che poi vengono utilizzati da altrettanti contadini, sempre ligi al loro dovere s'intende, per irrigare campi di ortaggi, frutta e tutto il resto. Questo "ben di dio" poi va a finire nelle nostre tavole.
    Allora fatemi una cortesia. La prossima volta che sarete costretti a emigrare in ospedali lontani (visto che anche su questo campo siamo campioni di legalità) perché avete strani tumori nel vostro apparato digerente, ricordatevi che se esistono delle regole è perché forse, e dico forse, si vogliono evitare danni maggiori a voi maledetti ignoranti (nel senso che ignorate ogni regola di buon senso).
    I signori che "hanno portato a casa il pane onestamente" per me possono andarsi a fare fottere insieme alle loro famiglie, criminali che non sono altro.

    • Caro sig. anonimo maddechè complimenti intanto per la sua modestia: per fortuna che c'è gente come lei a detenere il sapere umano, altrimenti noi poveri e semplici esseri, brancoleremo a vita nel buio dell'ignoranza eterna. Detto ciò si deve solamente VERGOGNARE ... non tanto per la sua opinione ecologista che è anche giusta da un canto, (però si ricordi che bisogna sentire bene le due parti prima di giudicare) ma per quello che ha scritto e riporto testualmente : <> SI VERGOGNI !!!

    • Dimenticavo. Ogni volta che il nostro depuratore va in pappa per colpa di questi signori "ligi al dovere che portano onostamente il pane a casa" e che se ne fottono di rispettare le regole che dei magistrati cattivoni di tanto in tanto tentano di far rispettare, vengono spesi botte di centinaia di migliaia di euro per ripristinare i danni. Soldi che naturalmente mette pantalone, mica gli onesti lavoratori di cui sopra.
      Stesso dicasi per i signori muratori che "onestamente" abbandonano per strada ethernit di ogni tipo e sfabbricidi. Se non vi interessa la salute del nostro territorio, perché proprio non ci arrivate cosa implica, ve lo dico cercando di toccare qualcosa a cui tenete di più: i vostri luridi soldi. Ogni crimine ambientale lo paghiamo, e a caro prezzo, con i nostri soldi e le nostre tasse. Chiara l'antifona?
      Al prossimo reato ambientale e alla prossima difesa d'ufficio a favore dei signori "che portano il pezzo di pane a casa...onestamente s'intende..."

      • Egregio amico, se sono colpevoli, ben venga anche la galera a vita, ma le sottolineo, per esperienze personali che, spesso, i veri ignoranti (nel senso che non conoscono….) sono i funzionari degli uffici dove si richiedono le licenze e tutte le autorizzazioni varie, dove la trasparenza e chiarezza nel descrivere i passaggi da percorrere, per aprire la propria bottega, forse, sono termini a loro sconosciuti.
        Non ritengo corretto che dia dell'ignorante a chiunque esprima la propria opinione, anche perché, personalmente, in 30 anni di attività artigianale/ commerciante, di ignoranti come lei (nel senso che non conoscono...) dietro alle scrivanie, ne ho visti un bel po'; gente che RUBA lo stipendio, gente che provoca solo danni economici e prezioso tempo perso a risolverli non informando correttamente il cittadino che si appresta all'apertura di un'attività lavorativa. Il depuratore, se va in pappa, evidentemente non ha la giusta manutenzione che meriterebbe, lo stesso vale per la sanità, come lei afferma. Quindi, prima di dare dell'ignorante, s'informi un po' su tutto, su guardi un po in giro. Per il resto, chi ha da pagare paghi, chi ha invece ragione ne goda pure, e spero, faccia pagare anche a chi ha imbrogliato le carte all'origine del fatto. Per l'eternit so solamente che smaltirlo costa, e se il muratore lo abbandona per strada, la colpa è solamente di chi legifera e tassa importi assurdi sullo smaltimento dello stesso;
        e le tasse che paghiamo allora?? non dovrebbero coprire anche queste spese? bo… non saprei, sono ignorante (nel senso che non conosco)..
        cordiali saluti.

      • Carizzimo, se leggi l'articolo dice:
        si appurava che erano state emesse “ritenendo gli scarichi degli impianti assimilabili agli scarichi civili, ciò in violazione del costante orientamento della giurisprudenza che li qualifica come scarichi di reflui industriali”

        quindi emesse da chi? quale ufficio li ha classificati civili? perchè non pagano loro anche i danni a questi lavoratori?che colpa ha il lavoratore?

        e poi....orientamento giurisprudenziale.....o legge?
        e poi....oli e porcherie varie (acido per il wc, saponi a gogo, oli di frittura, scarti pezzi di cibo, acidi per disostruire le condotte, insetticidi vari per lottare gli infestanti casalinghi) finiscono in gran quantità negli scarichi e sicuramente in quantità superiore a quella prodotta da 10 lavaggi!
        E' solo una ipocrisia!
        E' solo un altro pizzo di stato!
        E' solo un accanimento contro l'impresa!

  • Adesso tocca alle baracche di frutta con i prodotti pieni di fumi emanato dai gas di scarico. A voglia di tumori. Ben venga illavoro di controllo ma se fatto x tutti .

  • Più che occuparvi dell'ipotetico inquinamento prodotto da 10 autolavaggi, che già di loro in questo periodo cacciano mosche, perchè non vi occupate del vero inquinamento e cioè i siti minerari che sono una vergogna assoluta?

  • Questa è la classica ipocrisia italiana!
    Se lavi ogni giorno con lavastoviglie e lavatrice, doccia e varie a casa...scarico civile da parte di 50 mila abitanti.
    10 autolavaggi, che sicuramente non usano lo stesso quantitativo di detergente di tutte le famiglie messe insieme..... scarico industriale!!mah...
    E' come la legge sui rifiuti speciali, un bidone di sapone per l'impresa di pulizie rifiuto ....1 milione di flaconi di detersivo al supermercato...rifiuto urbano!!
    e' tutto fatto a favore della libera l'impresa!!! d'altronde in italia l'impresa è libera (art 41).....di andarsene!!

  • Quoto il commento di anonimo (forse) e vi dico che avete fatto morire una città, riempendola di extra..... !!!!!
    VERGOGNA e queste persone che hanno la volontà di lavorare che cosa faranno dopo il sequestro delle loro attività !!!!
    VERGOGNA

  • Ma tutti quelli che pisciano e cagano per le strade, e/o abbandonano sacchetti pieni di cibi e bottiglie e/o abiti in mezzo alle strade??? (vedi pian del la, graditissimi ospiti…), questi non commettono reato ambientale, oltre a chi dovrebbe gestire la faccenda???
    ma fatemi il favore… fatevi un giro ovunque in città, ma sopratutto dalla stazione alle zone del pian del lago per vedere quale veramente sia il reato "ambientale"….. munnizza ovunque, campagne piene zeppe di sacchetti e plastica abbandonata da animali di ogni razza e colore..
    ma per piacere…
    la pulizia cominciatela a fare altrove e lasciate in pace chi per pochi spiccioli porta il pane a casa con tantissimi sacrifici e tanta fatica oggigiorno…
    dovreste solamente vergognarvi a commetterli Voi questi reati… comune, forze dell'ordine e tutti quelli che hanno realizzato questa ennesima presa per i fondelli nei confronti del cittadino.
    Basta guardarsi in giro per vedere quale degrado e schifo c'e' ovunque...

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