PALERMO – Palermo scende in strada in memoria di Aldo Naro, il giovane medico ucciso venerdì, durante una serata di carnevale, nella discoteca Goa. “Io sono Aldo Naro, la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci!”.Con queste parole impresse a chiare lettere sullo striscione in testa al corteo è scesa in piazza la cittadinanza, stringendosi metaforicamente attorno alla famiglia di Aldo, presente alla fiaccolata, e ribadendo il suo “No – convinto – ad ogni forma di violenza!”.
Il freddo e la pioggia incessante non hanno fermato gli oltre tremila presenti, tra amici, colleghi e conoscenti che chiedono “Verità e Giustizia per Aldo”, dopo la tragedia costata la vita al 25 enne originario di San Cataldo. Tra i presenti, il sindaco di Palermo e i genitori del ragazzo. Rabbia, indignazione, sgomento, paura, c’è tutto questo nella marcia di solidarietà che si è svolta tra le vie del capoluogo e che è terminataal Policlinico, sede universitaria dove Aldo ha trascorso gli ultimi anni e dove avrebbe coronato il suo sogno di diventare medico. Infatti, come ricordano gli amici presenti alla fiaccolata, Aldo – seppur giovanissimo – aveva le idee chiare sul proprio futuro: “Con sacrifici e determinazione tra disagi di una vita da fuori sede, lontano da casa e dalla famiglia – raccontano – aveva ottenuto l’agognato titolo di laurea in Medicina lo scorso luglio bruciando i tempi ed ottenendo il massimo dei voti”. Il giovane medico, come ricorda a fatica la collega Marta Mascari, “dopo l’abilitazione ottenuta appena 13 giorni fa, sognava di diventare cardiologo… la sua vera passione”. Un sogno spezzato, però. (LiveSicilia.it)