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Studenti da 100 e lode senza premio, giallo del bonus scomparso: caso nazionale, scoppia grazie a segnalazione studente di Caltanissetta

Redazione

Studenti da 100 e lode senza premio, giallo del bonus scomparso: caso nazionale, scoppia grazie a segnalazione studente di Caltanissetta

Lun, 05/01/2015 - 18:55

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download (2)Vita dura per i ragazzi da 100 e lode: sono anni di tagli, anche per chi fatica di più sui libri. I 3.213 bravissimi alla maturità 2013, per esempio, si sono visti assegnare 500 euro, mentre i colleghi diplomati sei anni prima hanno ricevuto un premio doppio. Per i diplomati eccellenti 2014, il bonus è ulteriormente ridotto: 450 euro, come stabilisce un decreto del 9 ottobre scorso. «Una riduzione dovuta all’aumento dei ragazzi che hanno ottenuto il massimo dei voti alla maturità: 3.628 quest’anno», spiegano al Miur. Poi c’è stata la vicenda del bonus che doveva portare punti extra ai test di ingresso all’università, abolito dopo aver illuso molti. E adesso per i superdiplomati si aggiunge un’altra difficoltà: ScuolaZoo, community degli studenti, parla di «mistero del bonus scomparso». «La prima richiesta di aiuto è arrivata dalla provincia di Caltanissetta – dicono i responsabili della comunità studentesca -: un ragazzo che l’anno scorso ha superato la maturità con la lode, ci ha spiegato di non aver mai sentito parlare del programma “Io Merito – Valorizzazione delle eccellenze” e quando ha chiesto informazioni in segreteria, nessuno ha saputo aiutarlo». Del «premio lode», insomma, nessuno aveva parlato in classe, la scuola (un liceo linguistico), non l’aveva pubblicizzato, nessuno degli studenti della scuola era al corrente che a uno sforzo massimo poteva corrispondere un riconoscimento concreto.

Premi al merito. Era il 2007 quando il ministro Fioroni istituiva la lode agli esami di maturità e stanziava dei fondi, oltre un milione e mezzo ogni anno, da distribuire ai diplomati meritevoli con la formula: 1.000 euro per ogni 100 e lode. «Nei fatti – spiegano da ScuolaZoo – il ministero manda una circolare ministeriale ai Direttori generali degli Uffici scolastici regionali e a tutti i Dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado, per informare docenti, studenti e genitori sulle iniziative alle quali gli interessati possono partecipare».

Gli altri casi. Dopo la segnalazione, i ragazzi di ScuolaZoo hanno chiamato la segreteria della scuola che «solo dopo molte resistenze e temporeggiamenti ha mostrato di essere a conoscenza del premio e ha inserito i diplomati con lode nella piattaforma del Miur». Procedura indispensabile per ricevere il bonus (e altri benefit, come l’accesso a biblioteche e musei, l’ammissione a tirocini formativi, viaggi di istruzione) e per l’inserimento degli studenti nell’Albo Nazionale delle Eccellenze. Dopo il caso di Caltanissetta e qualche indagine, sono spuntate altre situazioni analoghe: in un liceo classico di Torino, per esempio; in un istituto di Brescia.

 Lode impossibile. «Siamo andati oltre e abbiamo interpellato le direzioni generali (i fondi vengono assegnanti agli Usr in base al numero dei beneficiari individuati in ciascuna regione, ndr): solo qualcuna ha risposto di aver puntualmente diffuso nelle scuole l’iniziativa», proseguono i ragazzi della community. Intanto, la palla passa ai maturandi 2015, che dovranno vigilare se il governo, che ha messo la valorizzazione delle eccellenze dei giovani al centro del suo programma, ridurrà ulteriormente i soldi procapite. Il tutto, mentre si fa sempre più difficile ottenere il massimo dei voti: se all’inizio il 100 e lode era riservato a tutti quelli che conseguivano il massimo dei voti in ogni prova d’esame e avevano maturato anche il massimo dei crediti scolastici negli ultimi 3 anni di studio, la faccenda si è poi complicata: dal 2010 infatti occorre avere una pagella con almeno 8 in tutte le materie, condotta inclusa, nell’ultimo triennio. E a partire dal 2012, il massimo dei crediti è riservato a quelli che hanno una media superiore al 9 (mentre prima bastava l’8). Una volta raggiunti questi requisiti, è la commissione che decide se assegnare la lode, per di più all’unanimità. (Fonte corriere.it)