PALERMO – Roberto K. il neonato di sette mesi, coinvolto in un incidente automobilistico il 24 dicembre sulla statale ss.117 nei pressi di Gela, è morto. I genitori, due rumeni, hanno deciso di donare gli organi e hanno così salvato due vite: quella di un bambino romano di cinque mesi, a cui è andato il cuore e quella di una bambina torinese di sei mesi, sopravvissuta grazie al fegato del piccolo rimasto ucciso lo scorso 24 dicembre. La notte di Capodanno, intorno alle 4.30, una squadra di medici dell’ospedale Molinette di Torino è giunta a Palermo a prelevare l’organo, per poi tornare nel capoluogo piemontese e procedere al trapianto. Nonostante lo shock, i genitori sono riusciti a compiere una scelta tempestiva quanto coraggiosa: donare gli organi del figlio. “Siamo cattolici e la nostra intenzione è aiutare altre vite umane”, hanno spiegato ai medici. “Una scelta emozionante” – ha detto Vito Sparacino, il coordinatore del Centro regionale trapianti. E che dovrebbe essere presa ad esempio.
Nel sinistro, la berlina, Audi A4, sulla quale viaggiava il bebè defunto con i genitori, il fratello e un’altra persona, tutti di nazionalità romena, si scontrò frontalmente contro un mezzo furgonato. Il bimbo aveva riportato un’emorragia cerebrale, contusioni e lo schiacciamento dell’addome. I medici dell’ospedale Vittorio Emanuele ordinarono immediatamente il suo trasferimento presso il più attrezzato ospedale Civico di Palermo, avvenuto a bordo di un elisoccorso del 118. Le condizioni del bimbo erano apparse subito molto gravi anche ai soccorritori.
Positivo all’alcol test. Sull’incidente indagano gli agenti della polizia stradale. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il conducente dell’autocarro si sarebbe addormentato mentre l’uomo che guidava l’Audi è risultato positivo all’esame alcolemico.