Lupetti e lupette imparano le regole. “Educare alla legalità giocando”

7.2Una nazione se vuole essere grande, deve essere ben disciplinata, e la disciplina di massa non la si ottiene se non mediante la disciplina della singola persona. Per disciplina intendo obbedienza all’autorità e agli altri dettami del dovere. Non si può ottenere la disciplina con misure repressive; occorre incoraggiare il ragazzo ed educarlo anzitutto all’autodisciplina e al sacrificio di se stesso e del proprio tornaconto egoista per il bene degli altri. Questo insegnamento é efficace soprattutto se si esplica mediante l’esempio personale del capo e con il dare responsabilità al ragazzo, esigendo che egli si comporti in modo degno della fiducia concessagli.” (tratto dal libro “suggerimenti per l’educatore scout” Lord Robert Baden Powell).

Certo il pensiero di BP é chiaro: quello che noi possiamo fare é far crescere il lupetto in un’ambiente in cui viva l’esperienza della legalità.

Attraverso lo strumento educativo del gioco, i lupetti e le lupette comprendono la funzione delle regole, ovvero quella di organizzare il gioco e renderlo vivibile, in modo che possa esserci un vincitore ed uno sconfitto, ma soprattutto in modo che ci si possa divertire e non scadere nella confusione.

I bambini imparano che occorre che un gioco abbia delle regole ed imparano a giocare con lealtà, nel rispetto delle regole.

Anche le Storie di Mowgli danno sicuramente molti spunti:  Baloo viene rappresentato come un Orso saggio e rispettoso, le Bandar Log sono le scimmie confusionarie e senza regole, Akela è il capo branco che rispetta la legge, ma il miglior strumento educativo è la testimonianza dell’adulto.

Per trasmettere ai bambini l’importanza del rispetto delle regole, gli adulti devono semplicemente essere credibili, testimoniare il rispetto delle regole, la legge del branco, la legge scout.

Diego Fonte – Capo Branco del gruppo Caltanissetta 4

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