Salute

Legambiente: continuano gli abbattimenti delle fustaie demaniali per biomasse anche a Mazzarino

Redazione

Legambiente: continuano gli abbattimenti delle fustaie demaniali per biomasse anche a Mazzarino

Gio, 29/01/2015 - 00:29

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Contrada Rigiulfo - Mazzarino

Contrada Rigiulfo – Mazzarino

MAZZARINO – Mentre i riflettori sono tutti puntati sui tagli dei boschi demaniali di Gabbara a San Cataldo e nonostante le iniziative intraprese per fare piena luce sulla vicenda dell’affidamento alla Biomasse-Sper e della centrale a biomasse della Valle del Dittaino, Legambiente denuncia che analoghi ed assurdi estesi tagli hanno interessato e stanno interessando i boschi regionali di contrada Gibliscemi e Rigiulfo a Mazzarino  in provincia di Caltanissetta.

“Si tratta sempre degli interventi della società Biomasse – denuncia Angelo Dimarca Responsabile Regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – Anche in questo caso si tratta di  tagli a raso di fustaie in assenza di  piani di assestamento del bosco o di piani di gestione forestale sostenibili, obbligatori per legge. Peraltro i suoli arenari di  quel comprensorio sono ancora più vulnerabili ed esposti all’erosione superficiale. Si tratta anche di aree limitrofe alla Zona di Protezione Speciale della Piana di Gela e senza che sia stata fatta la Valutazione di Incidenza. Per questo abbiamo presentato un analogo esposto alla Procura della Repubblica di Gela, competente per territorio”.

Legambiente manifesta piena condivisione e sostegno nei confronti dell’Assessore regionale all’agricoltura Nino Caleca, le cui recenti chiare dichiarazioni sulla nullità dei contratti e sulla revoca degli affidamenti dei tagli confermano la gravità della situazione.

Contrada Gibliscemi - Mazzarino

Contrada Gibliscemi – Mazzarino

Per Legambiente  sono state  violate anche   le norme sulla trasparenza di cui al decreto legislativo 33 del 2013 in quanto sui siti web del Corpo Forestale regionale e del Dipartimento regionale sviluppo rurale (ex Azienda foreste demaniali) non si rinvengono né i provvedimenti di autorizzazione al taglio né quelli di concessione.

Per questo Legambiente ha presentato un esposto anche all’Autorità Nazionale Anticorruzione.