Istat: potere d’acquisto sale ma spesa famiglia al palo. Effetto “80 euro”, reddito famiglie torna in rialzo

ROMA – Nel terzo trimestre il reddito disponibile delle famiglie torna in rialzo, con un aumento dell’1,8% sul trimestre precedente e dell’1,4% su base annua. Lo rileva l’Istat. Si tratta dei primi tre mesi in cui gli 80 euro hanno funzionato a pieno regime. I primi nove mesi dell’anno chiudono con un +1%. Il reddito lordo disponibile in valori correnti quindi sale nonostante l’Italia abbia passato due mesi, agosto e settembre, in deflazione. Il potere d’acquisto, ciò il reddito reale, ha invece, con tutta probabilità, beneficiato sia degli effetti del bonus sia del calo dei prezzi. La capacità di spesa ha segnato infatti un significativo rialzo, aumentando dell’1,9% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% su base annua (che diventa +0,8% guardando al dato tendenziale dei primi nove mesi). Le famiglie italiane, stando ai dati aggiornati al terzo trimestre, hanno però preferito mettere da parte il di più (la propensione al risparmio è aumentata) e non aprire i portafogli, visto che la spesa per consumi finali è rimasta ferma in termini congiunturali (anche se sale su base annua, +0,4% nel terzo trimestre e +0,5% nei primi nove mesi). Il tasso di investimento (il rapporto tra investimenti fissi lordi delle famiglie, che comprendono esclusivamente gli acquisti per abitazioni, e reddito disponibile lordo) nel terzo trimestre si attesta al 6%, in diminuzione di 0,2 punti rispetto al trimestre precedente e di 0,4 punti nel confronto annuo.

La spesa delle famiglie per consumi, in valori correnti, nel terzo trimestre, con il bonus Irpef a pieno regime e l’arrivo della deflazione, rimane ferma sul trimestre precedente e in lieve aumento (+0,4%) su base annua. Lo rileva l’Istat. Consumi al palo quindi, anche se nello stesso periodo il potere d’acquisto sale (+1,9% congiunturale).

La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, al netto della stagionalità, è risultata pari al 10,8% nel terzo trimestre del 2014, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti su base annua. Lo rileva l’Istat.   (Fonte ansa.it)

Condividi