CALTANISSETTA – “La nostra attività è principalmente di prevenzione, le nostre pattuglie sono e devono essere ben visibili. Sono finiti i tempi ‘del re’ in cui l’attività era di mera repressione e mi riferisco a tanti anni or sono. Adesso se l’automobilista rallenta solo perché ci vede, abbiamo raggiunto il nostro risultato: evitare potenziali pericoli derivanti dalle infrazioni al codice della strada”. Chiare, nitide e indicative le parole di Maria Grazia Milli, vice questore aggiunto, al comando della Polizia Stradale di Caltanissetta da 15 anni, nella conferenza stampa che traccia il bilancio dell’attività svolta nel corso del 2014. Fioccano i dati, racchiusi nei fogli consegnati ai giornalisti presenti, ma prima di addentrarsi nei numeri che talvolta possono apparire “freddi”, il Comandante evidenzia il dato che ritiene più importante: “E’ drasticamente calato il numero degli incidenti. Stiamo studiando per capire quali fattori, oltre alla nostra intensa attività, abbiano contribuito a tale diminuzione, ma rimane il dato più indicativo: ci sono stati meno incidenti”. Nel corso del 2014 sono state impegnate 2.104 pattuglie, accertate 7.066 infrazioni (in percentuale più donne che uomini), rilevati 76 incidenti, 4 dei quali mortali con 6 decessi, 43 con 112 feriti e 29 con danni ai mezzi.
INFRAZIONI. L’infrazione “principe”, ovvero l’articolo del Codice della Strada più frequentemente infranto, è quello concernente la mancanza della copertura assicurativa, ossia il 193, contestato 583 volte. Segue l’immarcescibile cattiva abitudine di non indossare le cinture di sicurezza, 324 contestazioni. Sul gradino più basso di questo poco “onorevole” podio, la guida senza patente, art.155, 177 contestazioni. L’elenco prosegue (in cifre le contestazioni): eccesso di velocità, 161; uso del casco, 144; Cronotachigrafo e limitatore di velocità (Controllo dei tempi guida e riposo) 137; parlare al cellulare, 97; guida in stato di ebbrezza, 21; omissione di soccorso, 12; guida sotto l’effetto si sostanze stupefacenti, 3.
Utile la “lettura”, potremmo forse definirla interpretazione, delle cifre: “583 contestazioni per ciò che attiene alla mancanza dell’assicurazione è un dato preoccupante e crescente, ma di molto inferiore alle altre regioni. Non possiamo negare che probabilmente, molti guidano più cautamente per evitare incidenti e dunque essere scoperti. Notevole è l’attenzione che rivolgiamo ai cronotachigrafi con controlli ad hoc – la Milli ribadisce la precipua attività di prevenzione – L’incidenza sociale e materiale di questo reato è elevata; l’autista di un tir o autobus se troppo stanco o assonnato, in caso di eventuale incidente, potrebbe causare una strage. Devo sottolineare che la situazione è rassicurante, nessuna grande azienda viola la normativa anche perché è molto sostanziosa l’ammenda; le maggiori infrazioni alla suddetta norma, li rileviamo nelle piccole attività, i cosiddetti padroncini”.
Pericolo alcool: situazione nettamente migliore rispetto alle percentuali nazionali. La Polizia Stradale ha controllato 8.766 conducenti con il precursore che non è altro che l’etilometro portatile. Il nome di etilometro “precursore” è nato dal fatto che sempre più spesso la polizia prima di sottoporre il guidatore all’etilometro ad uso probatorio “standard” (quello che tengono nel baule per intederci), fanno soffiare il guidatore in un etilometro portatile dotato di un sensore elettrochimico che da un responso veloce ed affidabile. Se il risultato del test “precursore” è verde il guidatore è aposto, se è giallo, è a discrezione della pattuglia effettuare il test probatorio, se è rosso obbligatoria la sottoposizione al test probatorio. I denunciati sono stati 21 per guida in stato di ebbrezza
Capitolo a parte merita la sezione di Polizia Giudiziaria della Polstrada di Caltanissetta: 130 le persone denunciate per reati di vario genere, 4 le persone arrestate (tre per furti di rame, uno per furto di abitazione); sequestri: 400 chili di rame, 14 i veicoli, 13 documenti e 2 litri di metadone.