Dopo il ‘punto e virgola’, sempre più in disuso nell’italiano scritto, anche il corsivo sembra seguire analoga tendenza. Seppur non ancora scomparso, soprattutto fra gli adolescenti al corsivo nella scrittura a mano viene preferito lo stampatello. Negli Stati Uniti è quasi scomparso e anche in Italia il suo uso si sta riducendo, forse – ne è convinto Yahis Martari, docente del Laboratorio di scrittura all’Università di Bologna – in conseguenza della diffusione dei social network. Il docente ne parlerà lunedì mattina in diretta aRadio3Scienza, ma il dibattito è aperto anche all’estero.
Agli studenti finlandesi, secondo quanto riportato di recente dall’edizione online della Bbc, non sarà addirittura più insegnato a scrivere a mano, ma le lezioni prevederanno la scrittura con la tastiera. Ciò avverrà dall’autunno 2016: gli alunni finlandesi della scuola primaria non dovranno più esercitarsi a ‘disegnare’ le lettere, né in corsivo né in stampatello. Un cambio, ha spiegato Minna Harmanen del National Board of Education finlandese, che sarà un salto culturale notevole. Perché digitare per scivere, afferma, è più importante nella vita di ogni giorno. C’è chi si interroga se i due tipi di scrittura contribuiscano in modo diverso allo sviluppo delle abilità intellettive dell’individuo. Susanna Huhta, della Association of Native Language Teachers, afferma che la scrittura a mano tradizionale aiuti i bambini a sviluppare abilità motorie e funzioni intellettive migliori, quindi le lezioni di scrittura potrebbero essere rimpiazzate da ore di lavori a mano e di disegno. (Fonte ansa.it)