San Cataldo, Chiesa Madre omaggio floreale alla statua dell’Immacolata. Fotogallery

SAN CATALDO – Lunedì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, l’Arciprete di San Cataldo don Biagio Biancheri a nome di tutta la Città che ha gremito la storica Piazza Madrice, ha offerto all’imponente statua dell’Immacolata posta sulla facciata della Chiesa Madre, una grande corona di rose con l’ausilio del Comando dei Vigili del Fuoco di Caltanissetta, mentre 21 colpi di cannone e il suono festoso delle campane di San Cataldo, hanno salutato il giorno solenne della Madre di Dio. All’evento hanno preso parte le autorità della Città. Un’ora prima, alle ore 11.00, in Chiesa Madre, l’Arciprete ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica con il Rito della vestizione di cinque nuovi ministranti che andranno ad arricchire il già nutrito gruppo di giovani che si prendono cura delle liturgie che si svolgono in Chiesa Madre.

Nel pomeriggio invece dopo la Santa Messa solenne delle ore 17.00, la pregiata e seicentesca statua dell’Immacolata, opera sancataldese di scultura romana è uscita trionfalmente dalla Chiesa Madre tra due ali di folla, per raggiungere il Santuario dei Padri Mercedari dove sosterà per l’Ottava solenne fino a domenica 14 dicembre, quando alle 17.30 riuscirà in processione per tornare in Chiesa Madre, custodita gelosamente e con tanta venerazione nella cappella del transetto sinistro. Qualche difficoltà durante la processione da parte dei portatori del fercolo dell’Immacolata per via di alcune luminarie sistemate troppo basse rispetto all’altezza della statua dell’Immacolata, soprattutto nei tratti di Via Roma, Piazza San Giuseppe e Via Garibaldi, luminarie tra l’altro spente.

 La festa dell’Immacolata a San Cataldo dura ormai da ben 325 anni e precisamente dal 1689 quando il principe di San Cataldo Vincenzo Galletti, la moglie e il figlio, commissionarono una bella statua lignea policroma dell’Immacolata che fu donata alla Chiesa Madre, con la “clausola” che permanesse otto giorni (l’Ottava dell’Immacolata appunto), nella chiesa del Convento dei Padri Mercedari, per poi far ritorno in Chiesa Madre. Tutt’oggi viene mantenuto tale impegno. La tradizione popolare vuole che, se la statua dell’Immacolata, per qualsiasi ragione (generalmente per il cattivo tempo), dovesse rimanere nella chiesa del Convento, allora rimarrebbe definitivamente in detta chiesa. Il popolo parla di “contratto” vero e proprio che fece il principe Galletti, fondatore della Città, ma le autorità ecclesiastiche negano, in modo assoluto, che esista un qualsiasi contratto o convenzione. Quando i bambini chiedono il motivo della sosta dell’Immacolata nella chiesa della Mercede, gli adulti rispondono che “la Madonna va a chiudersi per preparare il corredino al Bambinello Gesù, che nascerà a Natale”.

La solennità dell’Immacolata Concezione, inaugura il periodo natalizio sancataldese, caratterizzato dalla novena di Natale, dai canti, e dal suono della banda musicale davanti alle edicolette sacre addobbate per l’occasione con ghirlande intrecciate con alloro e arricchite da frutta, arance, mandarini, mirto e nespole.

Condividi