Saranno tre i candidati tra cui il plenum del Csm dovra’ scegliere il nuovo capo della Procura di Palermo. La quinta Commissione di palazzo dei Marescialli ha concluso stamane i suoi lavori e si e’ letteralmente spaccata sulle proposte da presentare in plenum: due voti sono andati a Sergio Lari, attuale capo della Procura di Caltanissetta, due a Francesco Lovoi, oggi rappresentante italiano di Eurojust, mentre un voto soltanto e’ andato a Guido Lo Forte, procuratore capo a Messina.
La candidatura di Lari e’ stata votata dai togati di Area, Lucio Aschettino e Fabio Napoleone, mentre si sono espressi a favore di Lo Voi il togato di Magistratura Indipendente, Claudio Galoppi e il consigliere laico di Forza Italia, Elisabetta Alberti Casellati. Il presidente della quinta Commissione, Maria Rosaria San Giorgio (Unicost), ha votato per Lo Forte, mentre si e’ astenuto il laico del Pd Giuseppe Fanfani.
Sara’ ora il plenum, entro Natale (non e’ escluso che la pratica giunga, dopo il ‘concerto’ del guardasigilli Andrea Orlando, all’attenzione dell’assemblea plenaria gia’ mercoledi’ prossimo), a scegliere quale sara’, tra questi tre candidati, il successore di Francesco Messineo a capo dei pm di Palermo.
Messineo, oggi in pensione, ha lasciato l’incarico il 1 agosto scorso. Gia’ nella passata consiliatura, che e’ stata in carica fino all’inizio di settembre, la quinta Commissione aveva espresso questi tre nomi come candidati a procuratore capo di Palermo, ma il fascicolo non aveva mai concluso il suo iter, dato che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con una lettera a palazzo dei Marescialli, sottolineando l’esistenza di uffici direttivi vacanti da molto tempo, aveva indicato come priorita’ per le nomine proprio quella della data di vacanza. La pratica su Palermo, dunque, e’ stata poi ripresa in mano dall’attuale consiliatura, e oggi si e’ proceduto alla nuova votazione sui candidati, i quali, lunedi’ scorso, sono stati sentiti in audizione a palazzo dei Marescialli per illustrare il loro progetto organizzativo che metterebbero a punto se fossero nominati alla guida della Procura palermitana.
I relatori delle pratiche, ora, metteranno nero su bianco le motivazioni a supporto delle tre candidature. I documenti, poi, verranno inviati al Quirinale, e, dopo che il ministro Orlando avra’ pronto il suo ‘concerto’, saranno inseriti nell’ordine del giorno del plenum, per la riunione del 10 o del 17 dicembre. Se la data non e’ ancora certa, quel che e’ sicuro e’ che il vicepresidente Giovanni Legnini cerchera’, in vista del plenum che dovra’ nominare il nuovo capo della Procura siciliana, di portare avanti una mediazione affinche’, alla fine, si arrivi a una soluzione il piu’ possibile condivisa.