CdV – “Gesu’ salvi i troppi fanciulli vittime di violenza, fatti oggetto di mercimonio e della tratta delle persone, oppure costretti a diventare soldati. Troppi i bambini abusati”. Papa Francesco ha pregato cosi’ nel suo messaggio di Natale, letto dalla Loggia della Basilica di San Pietro prima della benedizione “Urbi e t Orbi”. Il Pontefice ha usato parole molto forti ricordando anche i bambini “uccisi prima di vedere la luce”, e quelli “abusati e sfruttati sotto i nostri occhi e il nostro silenzio complice”. “E – ha aggiunto – i bambini massacrati: il loro silenzio impotente grida sotto la spada di tanti Erode”. “Il Signore dia conforto alle famiglie dei bambini uccisi in Pakistan la settimana scorsa”, ha detto ancora papa Francesco.
Almeno 100 mila persone hanno partecipato alla benedizione “Urbi et Orbi” in piazza San Pietro, impartita da Papa Francesco che si e’ affacciato alle 12 esatte dalla Loggia della basilica Vaticana. Accanto al Pontefice due cardinali diaconi: l’anziano Franc Rode’, gia’ prefetto per i religiosi e grande sponsor di Marcial Maciel, e l’attuale prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, Gerhard Ludwig Muller. Prudentemente i presenti sono stati stimati in 80 mila dalla Sala Stampa della Santa Sede, ma in effetti il loro numero era maggiore perche’ gremivano anche piazza Pio XII e il primo tratto di via della Conciliazione, anche se una parte di piazza San Pietro e’ occupata dall’Albero di Natale e dal Presepe.
Papa: Gesu’ e’ la salvezza per ogni persona e per ogni popolo
“Si’, fratelli, Gesu’ e’ la salvezza per ogni persona e per ogni popolo”. Papa Francesco si e’ rivolto con queste parole di speranza alla folla di piazza San Pietro e ai milioni che seguivano in mondovisione il messaggio di Natale letto dalla Loggia della Basilica di San Pietro e la successiva benedizione “Urbi et Orbi”, cioe’ alla citta’ di Roma e al mondo. Ma, ha sottolineato Francesco, “sono le persone umili, piene di speranza nella bonta’ di Dio, che accolgono Gesu’ e lo riconoscono”. “Cari fratelli e sorelle, buon Natale!”, ha esordito il Pontefice ricordando che “Gesu’, il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo, e’ nato per noi. E’ nato a Betlemme da una Vergine, realizzando le antiche profezie. La Vergine si chiama Maria, il suo sposo Giuseppe. Cosi’ lo Spirito Santo ha illuminato i pastori di Betlemme, che sono accorsi alla grotta e hanno adorato il Bambino. E poi lo Spirito ha guidato gli anziani Simeone e Anna, nel tempio di Gerusalemme, e loro hanno riconosciuto in Gesu’ il Messia”. “I miei occhi hanno visto la tua salvezza – ha esclamato il Papa citando le parole che il Vangelo di Luca attribuisce a Simeone – salvezza preparata da davanti a tutti i popoli”.