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Loris 8 anni: prima strangolato e poi gettato nel canalone. Nessun segno di abusi sessuali

Redazione

Loris 8 anni: prima strangolato e poi gettato nel canalone. Nessun segno di abusi sessuali

Lun, 01/12/2014 - 15:18

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RAGUSA – Al momento risulta infondata la presenza di segni di violenza a scopo sessuale” sul corpo del piccolo Loris. E’ quanto scritto in un comunicato diffuso dal procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia.

Il piccolo Loris Stival, ha detto il procuratore di Ragusa, è morto nella zona dove è stato rinvenuto il corpo e non altrove. “La precipitazione seguita allo strangolamento è avvenuta all’interno del canale di scolo delle acque in cui è stato rinvenuto” il corpo del bambino.

Ed è  stata la seconda notte di indagini per polizia e carabinieri sulla morte del bambino di otto anni, il cuo corpo è stato trovato due giorni fa a Santa Croce di Camerina dopo non essere entrato a scuola.

Intanto davanti alla scuola frequentata dal piccolo Loris, capannelli di bambini parlano tra loro: “La tv ha detto…”, “sul web ho letto che…”. I genitori accompagnano i ragazzi per mano con lo sguardo fino al loro arrivo al cancello d’ingresso. Altri ragazzi prima di entrare comprano panini e brioche da un chiosco dalla vicina piazza. Tra di loro dubbi e paure: “Ma cosa è successo, ma chi è stato?”, sono le domande più frequenti. I genitori dei ragazzi sono restii a parlare anche perché prende corpo l’ipotesi dell’Orco: “Come ci si può difendere da una cosa del genere – dice una mamma – io ho due figli e ho paura. Speriamo che chiunque sia stato gli investigatori lo prendano presto perché abbiamo paura”.

Preside, vogliamo sapere come proteggere gli alunni –  “Le forze dell’ordine mi hanno detto che al momento non esistono certezze, ma ho chiesto loro di dirmi quale è il pericolo che possono correre i bambini”, afferma la preside della scuola elementare Falcone-Borsellino Giovanna Campo, davanti al cancello dell’istituto vietando l’ingresso a telecamere e giornalisti. “La nostra priorità in questo momento – ha aggiunto – è accogliere i bambini e spiegare loro, se ci riusciremo, cosa devono fare. Non siamo preparati a questo tipo di evento assurdo e per questo in classe ci saranno anche gli psicologi della Sezione minorenni della Polizia”. Sull’ipotesi che ci possa essere un orco in Paese la direttrice preferisce non commentare: “Aspettiamo gli esiti finali delle indagini, abbiamo piena fiducia in polizia e carabinieri, ma al momento non c’è nulla di definitivo”. (Fonte ansa.it)