Controlli nel nisseno e agrigentino per il lavoro ‘nero’: diffide 200mila euro, 2 attività chiuse

I Carabinieri dei locali Nuclei Cc Ispettorato del Lavoro e dei Comandi Provinciali di Agrigento e Caltanissetta hanno sottoposto ad ispezione diverse aziende in altrettanti, nei comuni di Agrigento, Sambuca di Sicilia (Ag), Mussomeli (Cl), Niscemi (Cl) e Montedoro (Cl) sempre con il supporto delle rispettive Stazioni territoriali.
Le condizioni delle tutele del lavoro in queste aree permangono difficili, con frequenti episodi di “lavoro nero” e talvolta i lavoratori sono soggetti ad estorsione da parte di alcuni imprenditori che obbligano a restituire parte dello stipendio mensile, salvo essere deferiti all’autorità ed essere colpiti da provvedimenti cautelari come avvenuto a Caltanissetta già due volte negli ultimi tempi. Di converso l’attività ordinaria di controllo dell’Arma, su impulso delle Autorità regionali preposte, Assessorato e Dipartimento al Lavoro, permane costante, diffusa e tesa a mantenere alti i livelli di osservanza delle norme di settore. A questo proposito le ispezioni consentivano ai carabinieri di verificare che :
– in una società esercente l’attività di prestiti e fidi di Sambuca di Sicilia (Ag), veniva riscontrato un impianto di video sorveglianza non autorizzato né dalla locale Direzione Territoriale del Lavoro, né a seguito di accordo sindacale, quindi in violazione della l.n. 300/70 (Statuto dei Lavoratori). Il titolare veniva pertanto deferito alla Procura della Repubblica di Sciacca (Ag);
– in un esercizio commerciale del tipo pasticceria di Agrigento, veniva reperito 1 lavoratore “in nero” su 2 presenti e pertanto veniva sospesa l’attività imprenditoriale;
– in un primo cantiere a Mussomeli (Cl) venivano riscontrate diverse irregolarità nella tenuta del cantiere nell’ordine dell’omessa vigilanza sanitaria per gli operai, nonché dell’assenza della formazione e informazione degli stessi: il titolare veniva deferito alla Procura della Repubblica di Caltanissetta;
– in un secondo cantiere a Niscemi (Cl) venivano analogamente riscontrate l’omessa sorveglianza sanitaria, la mancanza delle formazione e informazione dei lavoratori, nonché la mancata predisposizione delle prescritte mantovane al lato del ponteggio o fasce anticaduta di protezione per gli operai : il titolare veniva deferito alla Procura della Repubblica di Gela. Per questa ditta avendo altresì scoperto 2 lavoratori “in nero” su 4 presenti scattava altresì la sospensione dell’attività imprenditoriale.
– infine in un’abitazione di Montedoro (Cl), dietro segnalazione, veniva scoperta una badante rumena in posizione di irregolarità contributiva.
Per i due imprenditori che subivano la sospensione dell’attività imprenditoriale, veniva subito oblata la somma di 1950€ cad. per il riavvio degli esercizio, mentre nei prossimi giorni dovranno essere pagate le maxi sanzioni di 4000€ per singolo lavoratore trovato in nero, oltre alla regolarizzazione dei 3 lavoratori e ai pagamenti dei contributi previdenziali.
In sintesi i Carabinieri hanno proceduto a controllare 5 aziende, verificare 15 posizioni lavorative di cui 3 in nero e 1 irregolare, accertare sanzioni amministrative per oltre 15.000€ ed emettere 21 diffide esecutive per un importo di 197.392,32 euro nei confronti di una società di autotrasporti di Sambuca di Sicilia(Ag) , al termine degli accertamenti scaturiti da una pregressa attività ispettiva iniziata l’8 maggio 2014.

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