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Caltanissetta, tenta di acquistare una Mini su internet: maxi truffa da 4.500 euro

Donatello Polizzi

Caltanissetta, tenta di acquistare una Mini su internet: maxi truffa da 4.500 euro

Mer, 24/12/2014 - 09:10

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CALTANISSETTA – Credeva di “fare” un affare ed invece è stato truffato di 4.500 euro, un impiegato nisseno che ha tentato di acquistare una Mini-Cooper su internet. L’uomo, ieri, martedì 23 dicembre, si è recato presso l’Ufficio relazioni con il pubblico della Questura del capoluogo nisseno per denunciare l’accaduto. Nella rete “virtuale” è rimasto impigliato anche un pensionato nisseno che ha versato 450 euro per l’acquisto , su un sito, di un registratore blu-ray. L’uomo, dopo dieci giorni, non ricevendo l’oggetto acquistato provvedeva a contattare telefonicamente l’operatore del sito web, presso il numero indicato, non ricevendo alcuna risposta. Inoltre collegandosi al sito web, si avvedeva che lo stesso era stato oscurato e risultava in manutenzione; a quel punto provvedeva ad effettuare delle ricerche su google accertando che diversi utenti che come lui avevano tentato di acquistare merce su quel sito erano stati vittime di truffa online.

Torniamo alla maxi truffa da 4500 euro. L’uomo, dopo aver visto l’annuncio su di una bacheca online, contattava l’inserzionista ed effettuava il pagamento intestandolo ad un cittadino di nazionalità rumena su di un conto di una banca estera. Dopo diversi giorni e diverse scuse accampate dall’inserzionista, per ritardare la consegna dell’autovettura, l’impiegato si è recato in questura per sporgere querela.

La questura di Caltanissetta ha più volte raccomandato la necessità, nel caso di acquisti online su siti non conosciuti, di procedere preventivamente all’effettuazione di ricerche su motori di ricerca al fine di accertare la serietà dell’azienda che propone acquisti ed eventuali lamentele da parte di altri acquirenti. E’ sempre meglio prevenire, cercare online tutte le informazioni possibili sul nome o nickname dell’utente che vende, e relativi numeri di telefono, o partite iva.

Si può preventivamente inserire in un motore di ricerca la combinazione delle parole “truffa + nome del sito”, perché se qualcuno è già stato truffato online è frequente che se ne lamenti online. La prudenza non è mai troppa, ma soprattutto vale il principio di andare con i piedi di piombo tutte le volte che si trova il “miglior prezzo” in rete, soprattutto se offerto da vetrine senza passato e dal futuro incerto.

E’ sempre utile consultare il sito www.commissariatodips.it controllando nella sezione relativa ai “livelli di allerta” e in quella “approfondimenti”, relativa aii consigli sugli acquisti online.