Dalla perquisizione personale sul posto, all’interno delle tasche dei pantaloni, i poliziotti hanno rinvenuto la somma di 395 euro in contanti, della quale l’interessato non sapeva fornire alcuna ragionevole spiegazione circa la provenienza, ma non hanno trovato alcuna dose di sostanza stupefacente.
Ritenendo che il pusher avesse già esaurito lo stupefacente da spacciare, gli investigatori estendevano la perquisizione anche alla sua abitazione e a quella del genitore, in genere ritenuta “più sicura” dagli spacciatori.
In entrambe le abitazioni, infatti, gli agenti rinvenivano della sostanza stupefacente, occultata sotto il tavolo di un magazzino pertinente all’abitazione dello spacciatore e sopra un pensile della cucina dell’abitazione dei genitori, per un peso complessivo di gr. 21,20 di hashish inoltre e un cutter.
Lo stupefacente, il cutter e la somma di denaro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, erano tutti sottoposti a sequestro.